MAL DI SCHIENA : ORIGINI

MAL DI SCHIENA

Origini e manifestazioni

Una patologia che riguarda oltre quindici milioni di persone in Italia: il mal di schiena, termine generico che indica un sintomo nevralgico di svariate tipologie di affezioni, in questo paese è la prima causa di assenteismo dal lavoro e la seconda di invalidità permanente. Eppure solo la metà circa delle persone che ne soffrono si rivolge a un medico.

Origine del mal di schiena: malattie delle ossa

È molto raro che il mal di schiena abbia origine da disturbi gravi a carico delle ossa, che si tratti di lesioni o patologie di varia natura. Tra i casi possibili ci sono i seguenti.

 

  • Artrosi

L’artrosi è una patologia a carico delle articolazioni di tipo evolutivo, cioè che tende a peggiorare col tempo. Un’articolazione è composta da tessuto osseo, capsula e muscolo: l’usura delle cartilagini porta a un processo infiammatorio che dermina la modifica di queste componenti. Lo spazio tra i corpi ossei si riduce, si verifica una rigidità della capsula articolare, una alterazione dell’equilibrio tra le cellule deputate a rimodellare e riparare l’osso, una conseguente progressiva perdita di funzionalità dei muscoli attorno all’articolazione. Per quanto l’artrosi si manifesti in genere oltre i 65-70 anni d’età, alcuni ricercatori ritengono probabile che le lesioni alla colonna vertebrale inizino verso i trent’anni, per quanto siano estremamente difficili da individuare in fase d’esordio. L’artrosi comporta dolori che in genere sono assenti durante il riposo notturno e si ripresentano la mattina, seppur migliorando progressivamente nelle ore successive al risveglio; i dolori possono peggiorare a causa di cambiamenti climatici, vento, umidità e passaggio da ambiente caldo ad ambiente freddo.

  • Scoliosi

Di origine congenita, posturale o di natura idiomatica, cioè di causa sconosciuta, la scoliosi è una curvatura laterale anomala a carico della colonna vertebrale, in genere associata a rotazione e torsione delle vertebre. Il mal di schiena correlato a questo disturbo è causato dai muscoli dorsali che sono costretti ad affrontare un sovraccarico di lavoro.

  • Spondilite anchilosante

È un tipo di artrite reumatoide, a carico della spina dorsale: la spondilite anchilosante colpisce prevalentemente le articolazioni intervertebrali e costovertebrali. Ne sono colpiti prevalentemente i giovani adulti maschi. I sintomi sono una forte rigidità al mattino, un dolore che può colpire alternativamente un lato e l’altro della schiena per poi spostarsi allo sterno, con difficoltà respiratorie in fase di estensione toracica.

  • Fratture osteoporotiche

Un disturbo più frequente nelle donne in menopausa; la decalcificazione dell’osso causa uno schiacciamento delle vertebre.

  • Stenosi spinale

Per quanto ne esista una forma congenita, la stenosi spinale è un disturbo tipico dell’età avanzata: si verifica con un restringimento del canale centrale della colonna o dei forami laterali, entro cui passano i nervi. Il dolore si avverte principalmente quando si è seduti.

  • Dismetrie degli arti inferiori

Non è detto che le gambe si sviluppino con la stessa lunghezza; se una differenza fra gli arti inferiori fino a circa tre millimetri è considerata fisiologica, una dismetria maggiore può a lungo andare causare problemi cronici, a causa della necessità di compensazione che si scarica sulla schiena. Un dolore cronicizzato di questo tipo non è più risolvibile con semplici solette.

  • Tumori ossei

In genere, metastasi provenienti da tumori primari in altri organi.

 

Origine del mal di schiena: altre patologie e traumi

Il mal di schiena può essere causato da disturbi apparentemente del tutto slegati dall’area dorsale, che spaziano dalle patologie a carico dell’apparato gastrointestinale a quelle tipiche del cavo orale. Calcolosi e reflusso gastroesofageo, ad esempio, provocano un dolore che può arrivare ad irradiarsi alla schiena, dando così l’impressione che sia coinvolta la colonna vertebrale. Dolore alle articolazioni della bocca, masticazione difficoltosa o anomali rumori mandibolari necessitano di un’immediata visita odontoiatrica, poiché malocclusioni dentali e altre patologie di questo tipo possono ripercuotersi sulla spina dorsale e sui muscoli dell’area. In caso di cadute, incidenti automobilistici con conseguente colpo di frusta e traumi simili, la muscolatura si contrae per proteggere la colonna vertebrale; una contrattura muscolare non adeguatamente curata può sfociare in dolore cronico. Non necessariamente le algìe sono localizzate nella parte colpita dal trauma, possono anche verificarsi in altre zone.

Origine del mal di schiena: discopatia, postura, stress

Qualora non siano evidenti altre cause, l’origine del mal di schiena può essere ricondotta in tre ambiti principali.

1.Meccanico/funzionale.

Il tipico disturbo meccanico/funzionale è la discopatia, causata da un prolasso o un’ernia del disco intervertebrale, cioè la giunzione inserita tra due vertebre e composta da un cuscinetto fibroso di consistenza gelatinosa racchiuso da un “cercine” esterno duro. Se il nucleo centrale, a causa di un trauma o altro, si schiaccia, il disco compresso tende a fuoriuscire dalla sua sede naturale, interferendo nel corretto equilibrio tra le vertebre e sollecitando in modo anomalo i nervi. L’ernia discale può essere contenuta, protrusa o espulsa. Nel primo caso, si è verificato solo un iniziale cedimento dei legamenti; nel secondo, i legamenti sono danneggiati ma il disco non è uscito dalla sede; nel terzo, il disco non è più inserito fra le due vertebre. L’ernia discale colpisce prevalentemente maschi fra i 35 e i 50 anni; si verifica più di frequente a livello lombare e si ripercuote sui nervi che partono da quella zona della colonna, come il nervo sciatico, che si dirama nelle gambe.

2.Posturale.

Il mal di schiena con causa posturale è dovuto ad abitudini, comportamenti e posizioni scorrette; si spazia dall’uso di mobilio non adeguato, sedie, poltrone, letti con materassi troppo morbidi, alle posture sbagliate, anche causate dall’attività lavorativa, come il restare troppo a lungo nella stessa posizione, seduti o in piedi, fino ai movimenti scorretti, come il modo sbagliato di sollevare un peso.

3.Psicologico.

Se si esclude ogni possibile causa fisica, l’origine del mal di schiena può essere ricercata in ambito psicologico, analizzando eventuali agenti stressanti di tipo psico-sociale. Una spia importante in questo senso sono i cosiddetti sintomi di “conversione”, descritti dal paziente in senso figurato con frasi come “Mi sento come se mi avessero pugnalato alla schiena”, “Soffro come se portassi addosso un peso insopportabile”. Capita spesso però che i pazienti non accettino una diagnosi di disturbo causato da stress, e rifiutino la psicoterapia, preferendo continuare a consultare specialisti e chiedendo trattamenti fisici e cure continuative, nonostante la causa dell’algìa non sia fisica.

Il dolore: dove e quando

Acuto

Un mal di schiena acuto si risolve al massimo nell’arco di 4-6 settimane, per quanto il 70 per cento dei pazienti superi l’episodio in circa due settimane. In genere il medico dispone ulteriori accertamenti solo quando si verificano le seguenti variabili:

 

  • paziente con età superiore ai 50 anni;
  • dolore che si presenta anche a riposo;
  • precedenti tumori;
  • temperatura corporea superiore ai 38° per più di due giorni, che può far sospettare un’infezione;
  • deficit neuromotori, che si manifestano con insensibilità, impossibilità a muoversi o camminare;
  • cadute o traumi di vario tipo;
  • abuso di alcool o droghe;
  • sospetta spondilite anchilosante.

Cronico

 

Se il dolore persiste per più di sei settimane, si è in presenza di un mal di schiena cronico. In questo caso il medico può prescrivere accertamenti anche sofisticati:

– la radiografia della colonna in ortostati (in piedi), che serve per controllare la curva della spina dorsale;

– la Tac, tomografia assiale computerizzata, per controllare anche i minimi eventuali spostamenti delle vertebre;

– la risonanza magnetica nucleare, che è ancora più precisa della Tac, è meno dannosa, ma è più costosa;

– l’elettromiografia, un esame che si effettua inserendo elettrodi ad ago nella pelle delle mani e dei piedi, e che serve per valutare la condizione dei nervi;

– determinati esami del sangue, ad esempio in caso di sospetto processo infiammatorio grave, come nel caso di spondilite anchilosante.

Qualora si evidenzino disturbi posturali, si rende necessario intervenire sia sullo stile di vita sia eventualmente sulle condizioni di lavoro, programmando un’attività fisica ad hoc ed evitando abitudini sedentarie.

Localizzazione dei dolori

 

Cervicale

I dolori a livello cervicale possono essere di vari tipi. La cervicalgia conosciuta col nome di torcicollo in genere si manifesta con un dolore improvviso e molto forte, localizzato in una specifica porzione della nuca e tale da impedire di voltare il capo verso destra o sinistra. Nelle manifestazioni più violente è accompagnata da nausea, vertigini, acufeni, agitazione, confusione mentale. La cervicalgia cronica necessita di cure perché può portare a mal di testa tali da risultare invalidanti. La cervicobrachialgia, detta anche nevralgia cervico-brachiale, coinvolge gli arti superiori, con un dolore che si estende fino alla mano e che può verificarsi a destra, a sinistra o bilateralmente. Per quanto riguarda l’artrosi cervicale, uno dei sintomi che la caratterizzano è il tipico rumore che si sente a livello cervicale muovendo la testa, e che assomiglia a sabbia che fa attrito.

Dorsale

Il mal di schiena con dolore dorsale è la manifestazione più rara, e in forma acuta si manifesta irradiandosi lungo le arcate costali. Può arrivare allo sterno e procurare difficoltà di respirazione.

Lombare

Quasi il 90 per cento dei casi di mal di schiena si verificano a carico della zona lombare, e in genere si avvertono quando si deve sollevare un peso da terra, con un dolore che si manifesta con una sensazione acutissima di strappo o bruciore, tanto da rendere seriamente difficoltoso quando non impossibile il raggiungimento della posizione eretta. Questo tipo di lombalgia, che in italiano viene a volte definita colpo della strega, e in inglese più appropriatamente low back pain, è di tipo a sbarra, trasversale nella parte lombare; quando si verifica un’irradiazione al nervo sciatico si parla di lombosciatalgia. Se non si tratta di episodi isolati ma diventa un dolore cronico, la causa va in genere ricercata in una postura errata; tenere una posizione eretta per troppo tempo, o stare troppo tempo seduti alla guida, sono tipici casi di comportamenti che possono sfociare in lombalgia cronica.

I benefici del sonno

Benefici del sonno: il dormire bene come alleato di salute e bellezza

 

Il tuo corpo e la tua mente hanno bisogno di riposare in modo confortevole durante la notte per poterti permettere di affrontare la giornata nel modo migliore.

Questo è un dato di fatto, ma entrando per un momento nel particolare sorgono spontanee alcune domande:

quali sono i reali benefici del sonno? Dormire bene ci può veramente aiutare a vivere meglio le nostre giornate? Quali benefici può avere sulla nostra salute e sulle nostre prestazioni fisiche e mentali?

Per rispondere in modo completo a queste domande bisogna elencare tutti i vantaggi e i benefici che il dormire bene durante la notte può apportarci.

Ricerche e studi hanno ampiamente dimostrato che la giusta quantità di sonno può:

Allungarci al vita

Iniziamo subito con i pezzi da novanta: secondo uno studio pubblicato su Sleep Medicine, le donne che dormono troppo o troppo poco hanno una durata della vita inferiore. Secondo diversi studi il tempo perfetto dedicato a Morfeo per notte per un adulto dovrebbe essere di 7 ore (o comunque compreso tra le 6 ore e mezza e le 7 ore e mezza).

Donarci salute

E’ ormai dimostrato che le persone che dormono poco hanno alti livelli di proteine infiammatorienel sangue; le infiammazioni è noto essere collegate a molte malattie come l’artrite, l’infarto, il diabete, solo per citarne alcune. Inoltre con una buona dose di sonno vedrai aumentare considerevolmente le tue difese immunitarie. Una carenza di sonno può portare anche ad un aumento della pressione sanguigna, mal di testa, un leggero innalzamento della temperatura corporea e un conseguente senso di malessere generale, gastralgie.

Allontanare l’ombra della depressione

Studiando le ore di sonno di 15.659 studenti adolescenti statunitensi, i ricercatori della Columbia University di New York hanno scoperto che nei ragazzi che dormono meno di 5 ore a notte il rischio di depressioneaumenta di più del 70%. Inoltre una mancanza di sonno rende in genere le persone più ansiose, agitate e aggressive.

Evitare problemi ormonali

Molte donne in età fertile dormono poco dedicando al sonno poca attenzione e sottovalutando l’importanza del dormire correttamente. In molti casi se il sonno è carente o disturbato si possono presentare delle conseguenze come: mestruazioni irregolari, ovulazione alterata, peggioramento della sindrome premestruale, ipertiroidismo dovuto a un mal funzionamento della tiroide.

Eliminare lo stress

Uno studio condotto su 20.822 ragazzi australiani di età compresa tra i 17 e i 24 anni ha dimostrato come quelli del gruppo che dormivano poco fossero decisamente più esposti a stress, oltre a essere più predisposti ad accumularne altro durante la giornata. Ricordiamo che anche lo stress è un fattore di rischio per molte malattie.

Mantenerci giovani e belli

Parlavamo prima di infiammazione e stress: questi sono i principali responsabili dell’invecchiamento precoce del nostro organismo e della nostra pelle prima di tutto. Una ricerca condotta in Svezia nel 20120 e pubblicata sul British Medical Journal dimostra come le stesse persone dopo una notte insonne vengano giudicate dagli estranei come meno attraenti e meno in salute, oltre a essere presi poco in considerazione durante colloqui di lavoro o in qualsiasi tipo di relazione.

Aiutarci a rimanere in forma

dimagrire e rimanere in formaMai sentito parlare di fame nervosa? La mancanza di sonno manda il nostro cervello in tilt spingendoci a mangiare di più durante il giorno e prediligendo il cibo spazzatura. Secondo l’Università di Chicago chi risulta ben riposato perde il 55% di grasso in più! A livello endocrino il dormire bene favorisce il mantenimento di buoni livelli di GH, o ormone della crescita che in caso di sonno disturbato scenderebbe a livelli troppo bassi portandoci ad un aumento di peso, un rallentamento generale del metabolismo ed ad un invecchiamento fisico precoce. Il dormire bene invece impedisce questo procedimento, donandoti un valido effetto antiage. Del resto chi dorme bene appare più sano e attraente, lo sapevano già anche i nonni, noi lo abbiamo solo confermato scientificamente.

Migliorare le prestazioni fisiche

Cheri Mah e i suoi ricercatori hanno preso in esame gli atleti della squadra di basket dell’Università di Stanford: aumentandogli le ore di sonno notturne hanno avuto unmiglioramento nelle prestazioni fisiche. Altre ricerche confermano come meno ore di sonno possano portare a un notevole calo prestazionale sul campo.

Aumentare la creatività

Mentre dormiamo il cervello rielabora tutti le esperienze vissute durante la giornata rielaborandone il significato e selezionando gli stimoli più importanti. Jeffrey Ellenbogen e i suoi collaboratori dell’Università di Harvard hanno verificato come dormendo si migliorino le capacità di elaborare soluzioni nuove del 33%.

Migliorare l’attenzione e i voti a scuola

I bambini inglesi che hanno un sonno frammentario per problemi respiratori come apnee notturne e il russare risultano aver più problemi di comprensione e di attenzione. Inoltre altre ricerche dimostrano come anche gli adolescenti che dormono poco rendano meno sui banchi e nello sport. La mancanza di sonno può portare a iperattività e scarsa attenzione, sintomi molti simili all’Adhd, come documentato su un articolo pubblicato su Pubmed Pediatrics.

Migliorare la memoria

Matthew Walker e altri ricercatori dell’Università della California di Berkeley hanno dimostrato come 90 minuti di sonno pomeridiano migliorino la capacità di memorizzare nuove informazioni (attenzione se soffrite di insonnia), mentre per fissare i ricordi c’è bisogno di un riposo senza pause e risvegli notturni, come dimostra una ricerca statunitense dell’Università di Stanford pubblicata su Proceeding of the National Academy of Science (Pnas) secondo cui quando il sonno viene interrotto la nostra capacità di immagazzinare le esperienze e le informazioni vissute durante la giornata viene compromessa. Risulta quindi più importante e proficuo unriposo continuativo piuttosto che abbondante (il cervello durante la notte valuta cosa è successo e cosa ricordare).

Conclusioni e curiosità

Concludendo il sonno porta con sé veramente tanti benefici per la nostra salute e giorno dopo giorno un riposo corretto ci garantisce legiuste energie per vivere la nostra vita al meglio.

Quindi non trascurate mai l’aspetto notturno della vostra vita, è importante almeno quanto quello diurno.

Se anche voi come milioni di persone avete difficoltà ad addormentarvi, vi svegliate spesso di notte o comunque il vostro sonno non è profondo e ristoratore vi consiglio caldamente di leggere: Insonnia? Difficoltà ad addormentarsi? Ecco le regole per dormire bene.

Prima di concludere volevo chiedervi se sappiate come mai ognuno di noi abbia una propria posizione preferita nel dormire, anatomicamente differente l’uno dall’altro? La risposta è semplice: ogni posizione nel sonno corrisponde a una differente personalità,

DORMIRE BENE

E’ IMPORTANTE

TANTO QUANTO

UN ALIMENTAZIONE SANA

Prof.Toso

Programma Professor Toso: una sana cultura del riposo

Professor-Toso

Prof. Benedetto Toso,

  • docente di Posturologia presso le Università Cattolica di Milano e la Sapienza di Roma

La nostra azienda che lavora da 10 anni per promuovere una sana cultura del riposo utilizza prodotti progettati in collaborazione col Prof. Benedetto Toso, docente di Posturologia presso le Università Cattolica di Milano e la Sapienza di Roma oltre che fondatore della Back School – Programma Toso (www.backschool.it), una rete di scuole della schiena presenti su tutto il territorio nazionale.La Back School si prefigge di prevenire e curare in modo efficace e duraturo il mal di schiena ed i dolori cervicali, oggi purtroppo molto frequenti e diffusi non solo tra gli adulti e gli anziani ma anche tra i giovani.

Abbiamo chiesto al Prof. Toso:

colonnaChe cosa è importante fare per stare bene con la schiena?
“È importante conoscere la colonna vertebrale e usarla bene nelle posture, nei movimenti quotidiani, durante gli sforzi e anche durante il riposo notturno”. Per agevolare l’uso corretto sono utili i sussidi ergonomici:
una sedia valida per chi lavora seduto, un supporto lombare per chi viaggia a lungo in auto e un letto confortevole e anatomico,
dotato di un cuscino altrettanto valido.

Normalmente la colonna vertebrale è diritta se la osserviamo posteriormente ma guardandola di profilo possiamo notare delle curve armoniose che le conferiscono una maggiore resistenza e la capacità di ammortizzare i numerosi carichi che essa riceve quotidianamente.

A che cosa servono le curve fisiologiche?

Una immagine che ci aiuta a comprendere il comportamento del nucleo polposo del disco è quella di una saponetta bagnata posta tra le mani. Solo quando le palme sono perfettamente parallele tra di loro la saponetta è stabile; si può esercitare anche una certa pressione ed essa non scivola. Ma basta una piccola divergenza a farla scivolare verso l’apertura. Lo stesso avviene per il nucleo polposo quando i piatti vertebrali che lo racchiudono non restano paralleli. Ebbene i piatti vertebrali sono, a due a due, paralleli tra loro quando la colonna vertebrale mantiene le sue curve fisiologiche.

CURVE FISIOLOGICHE DEL RACHIDE

curve-fisiologiche

L’atteggiamento in cui la colonna conserva le lordosi lombare (figura b) viene definita anche posizione neutra perché costituisce la posizione intermedia di equilibrio tra la flessione e l’estensione. Il nucleo polposo del disco non viene spinto né posteriormente, come avviene nella flessione (figura a) né anteriormente, come avviene nell’estensione(figura 5c).
In questo modo si comprende perché le curve fisiologiche sono benefiche: permettono alla colonna vertebrale di ammortizzare le pressioni e le sollecitazioni quotidiane. I carichi si distribuiscono uniformemente sulle strutture anteriori (disco e corpo vertebrale) e posteriori (faccette articolari). In questo modo la colonna è più solida, capace di sopportare senza problemi, pressioni anche elevate.

Materassi in memory Leffe Mg Evolution

Come è nato il memory foam?

Come abbiamo visto poco sopra il materiale memory, originariamente conosciuto con il nome Temper Foam, è stato inventato dalla NASA nei primi anni ’80 per assorbire gli effetti della forza G a cui erano sottoposti gli astronauti in partenza e di ritorno dallo spazio. Con questo materiale brevettato appunto dalla NASA venivano costruite imbottiture dei sediolini e quelle delle tute spaziali. Il brevetto è stato ad appannaggio delle NASA per circa venti anni.

Quando l’agenzia spaziale americana si decise a renderlo pubblico le aziende decisero subito di realizzare i primi materassi che contenevano questo materiale. Le sue caratteristiche di assorbimento del peso, della sua distribuzione e l’adattabilità che avevano al calore fecero subito pensare che si potesse costruire il materasso definitivo. La prima a percorrere questa strada fu la svedese Fagerdala World Foams.

Purtroppo i problemi incontrati nei primi anni riguardavano soprattutto il costo troppo alto della materia prima del Memory. Sembrava che tanto clamore fosse servito a poco e i primi materassi non ebbero un grande successo, proprio perché avevano un prezzo di listino troppo alto. Fortunatamente nel corso degli anni il costo di queste materie è sceso inesorabilmente e con esso anche il prezzo dei materassi memory, che ne frattempo erano cresciuti ed evoluti rispetto ai primi modelli. Lentamente quindi, ma inesorabilmente i materassi in memoria foam si sono ripresi lo spazio che meritavano.

Riposare bene con la schiuma di memoria

L’insonnia non viene ancora classificata come una vera e propria malattia, ma chi ne soffra sa benissimo quali sono gli svantaggi che porta durante il resto della giornata. Questa patologia può avere diverse cause, tra cui l’ansia, lo stress, i dolori all’apparato scheletrico e gli squilibri ormonali. A tutto questo si può benissimo aggiungere i problemi dovuti ai vecchi materassi, magari ancora a molle che non riescono più a sopportare il nostro peso quando ci mettiamo a letto.

Chi soffre di frequenti mal di schiena e ha avuto modo e piacere di provare i materassi con memoria ancora benedice il suo inventore. Il mal di schiena non è uguale in tutte le persone, ma varia da soggetto in soggetto. La colonna vertebrale si distingue in parte pelvica, lombare, toracica e cervicale. Le nostre vertebre, posizionate in maniera verticale, sono 33. la parte inferiore del nostro corpo la si associa alla parte pelvica e lombare delle vertebre, mentre la parte superiore la si associa alle vertebre toraciche e cervicali.

Va da se che riposare bene e su un materasso corretto per ognuno di noi è fondamentale. Riduce lo stress che provoca insonnia e migliora la vita di tutti i giorni. Chi soffre di frequenti mal di schiena dovrebbe cercare probabilmente nel proprio letto le cause di questi dolori. Molte volte trascuriamo cose importanti come la fase del sonno, dando più spazio e importanza alla fase in cui siamo svegli, ma in realtà molti ignorano che per vivere bene, bisogna riposare bene.

Perché la schiuma memory funziona?

Forse non ci crederai ma questo tipo è stato inventato dalla NASA per alleviare i dolori alle vertebre e supportare in maniera corretta la schiena degli astronauti che venivano lanciati nello spazio. Sia in fase di decollo che in fase di atterraggio infatti, gli astronauti e in particolare le loro colonne vertebrali vengono sottoposte ad uno stress fisico che molti di noi, quasi tutti, non sarebbero in grado di sopportare. Per alleviare stress la NASA ha progettato questo particolare materiale.

Se soffri di frequenti dolori alla schiena, dolori reumatici, malattie scheletriche oppure di artrite, la soluzione migliore che fa al caso tuo è un materasso memory foam. Questo particolare materiale è in grado di fornire un supporto efficace mediante stampaggio. Il materasso si adatta a qualsiasi forma del corpo e distribuisce il peso in maniera uniforme. Inoltre a differenza dei vecchi materassi a molle elimina completamente il problema relativo ai punti di pressione.

Dormendo su un materasso memory si alleviano molti tipi di dolori, come le emicranie, i dolori al collo, alleggerisce il capo e evita il digrignare dei denti (mai sentito tuo marito o tua moglie che si “morde i denti”?). Una delle caratteristiche migliori dei materassi memory foam è la loro sensibilità nei confronti della temperatura. Infatti a seconda della temperatura del corpo e di quella ambientale, cambia ed adatta la propria temperatura per fornire un comfort ancora maggiore.

Cosa fa il materasso in memoria?

Il materasso memory altro non è che un materasso realizzato con del poliuretano a cui vengono aggiunti altri prodotti che aumentano la sua densità e la sua viscosità. Per questo motivo i materassi in memory foam di una azienda possono essere completamente diversi da quelli di una azienda differente. A seconda dei materiali utilizzati e dalle loro quantità un materasso con schiuma di memoria può risultare più o meno rigido.

In funzione della temperatura ci sono poi materassi che risultano più morbidi e altri che risultano più rigidi. Per questo un materasso in memory foam andrebbe provato, per almeno qualche periodo e magari ritornato al produttore nel caso in cui non ci si trovasse a proprio agio e provarne un modello differente. Non è detto che quello che si adatta meglio al mio corpo si adatti bene anche a quello del tuo.

In generale comunque possiamo affermare che il memory sia un materiale soggetto alle variazioni di temperatura. Alle temperature più basse si indurisce, mentre alle temperature più alte si ammorbidisce. Più è alta la sua densità e più il materasso prende forma con il calore. Un meno denso invece col calore prende forma a seconda del peso. Si può quindi affermare che un materasso memory sia: auto modellante, assorbisce il peso distribuendolo uniformemente e minimizza i punti di pressione.

Struttura di un materasso memory

A differenza dei materassi in lattice o a molla, la schiuma memory si compone da più strati, almeno due. Infatti il materasso non è completamente in memory, se lo fosse ci sprofonderemo all’interno senza giovare di alcun beneficio, anzi sarebbe un male per la nostra salute. Per questo motivo si compone almeno di due strati, spesso tre quando viene messo anche sotto uno strato di memory.

L’altezza dello strato in memory superiore non è mai inferiore ai 5 cm. Se lo fosse perderebbe completamente la sua efficacia. Sotto di esso c’è sempre uno strato più “duro”. Questo serve ad assorbire il peso che poggia sul memory. Solitamente si usa uno strato di poliuretano espanso. Ma in commercio ci sono tantissime marche che utilizzano diversi tipi di poliuretano come il Elasgum, Acquatech o il Waterlily, addirittura c’è chi utilizza un materasso a molle nel centro.

In base al materiale che si utilizza per realizzare il materasso potremo averne uno più o meno duro, oppure leggero o pesante. Anche l’elasticità del materasso viene influenzata dai materiali di cui è composto. Difficile dire quale sia il migliore o il peggiore. Ci limitiamo a dire di evitare quelli con uno spessore del memory inferiore ai 5 cm e di privilegiare materassi in memory intermedi come durezza, almeno nei primi tempi, per fare il “callo” come si dice in gergo.

Prezzi dei materassi memory foam

Prezzi dei materassi memory foamNell’ultimo decennio siamo stati praticamente invasi dal materiale schiuma memory. Il nostro letto e il nostro modo di dormire sono completamente cambiati e si sono adattati a questa nuova “moda”. C’è da sottolineare che però oltre ad essere i materassi più diffusi al momento, sono anche quelli che apportano maggiori vantaggi e con il minimo delle controindicazioni. Ma quanto mi costa avere un letto completamente in memory?

Dipende. In commercio si possono trovare sia materassi che cuscini in memory che costano anche un bel po’. Ovviamente i prezzi variano in base a diversi fattori. Volendo tralasciare il fatto che un materasso singolo in memory costi ovviamente meno di uno matrimoniale, ci sono molti altri fattori che ne influenzano il prezzo finale. Prima di tutto la marca. Certo anche in questo caso la marca conta, più si fa pubblicità e più il suo prodotto dovrà ricoprire anche questo costo.

Poi come abbiamo potuto vedere i materassi memory non sono tutti uguali, anzi potremo dire che sono tutti diversi! Ognuno utilizza un tipo di materiale diverso per la realizzazione del proprio materasso e a seconda di essi il prezzo può notevolmente variare. Indicativamente mi sento di sconsigliare un materasso matrimoniale in memory che costi troppo poco (meno di 300 euro), perché probabilmente non risulterà né efficace e né di supporto per la nostra colonna vertebrale.

Cos’è la magnetoterapia?

Con la parola magnetoterapia s’intende l’applicazione a scopo terapeutico di un campo prevalentemente magnetico originato da frequenze basse e alte.

La Magnetoterapia rigenera le cellule lese migliorando la cinetica enzimatica e ripolarizza le membrane cellulari; inoltre produce un’azione antistress e promuove un’accelerazione di tutti i fenomeni riparatori con netta azione biorigenerante, antinfiammatoria, antiedematosa, antalgica, senza effetti collaterali.

La Magnetoterapia è una forma di fisioterapia che utilizza l’energia elettromagnetica ed è una cura efficace, sicura e non invasiva. I campi magnetici interagiscono con le cellule favorendo il recupero delle condizioni fisiologiche di equilibrio. E’ indicata nei casi in cui è necessario stimolare la rigenerazione dei tessuti dopo eventi lesivi di varia natura.

I campi elettromagnetici generati favoriscono risultati sicuri senza l’impiego di nessun farmaco.

I benefici della Magnetoterapia:

  • Allevia il dolore: agisce come un potente analgesico
  • Accelera i processi di cura
  • Stimola lo scambio cellulare
  • Migliora l’ossigenazione e il nutrimento dei tessuti
  • Riduce le infiammazioni
  • Stimola il riassorbimento degli edemi
  • Migliora il flusso capillare
  • Rigenera le cellule prive di energia
  • Rallenta il processo di diminuzione della densità ossea

I vantaggi della Magnetoterapia:

  • Aiuta ad attenuare i dolori e le infiammazioni senza l’uso dei farmaci
  • E’ una terapia non invasiva e sicura
  • Ha un’azione antalgica
  • Può essere applicata senza controindicazioni nella maggior parte delle patologie
  • Riduce i tempi di guarigione di una frattura

Dove agisce la Magnetoterapia:

  • Sistema osseo
  • Sistema muscolare
  • Sistema articolare
  • Sistema nervoso
  • Sistema circolatorio

Gli effetti della Magnetoterapia si possono classificare nel seguente modo:

  • Azione antinfiammatoria
  • Azione stimolante del sistema endocrino
  • Azione antiedematosa
  • Azione antalgica
  • Riparazione dei tessuti
  • Azione anti-stress

La Magnetoterapia può produrre

  • Un effetto curativo
  • Un effetto analgesico
  • Un effetto estetico

La Magnetoterapia è semplice

Le  apparecchiature sono molto facili da usare e possono essere utilizzate da qualsiasi persona nel proprio domicilio.

Le  macchine dispongono di molti programmi per differenti tipi di trattamento: possono essere utilizzati da tutta la famiglia in quanto la selezione dei programmi, la durata e la frequenza sono già impostate.

Qualche cenno storico sulla magnetoterapia

La più antica citazione del magnete come mezzo di cura appare sull’Atharvaveda che contiene il trattato sulla medicina e l’arte di curare.

Cleopatra, donna di leggendaria bellezza (69-30 a.C.), si dice che portasse un piccolo magnete sulla fronte per preservare le sue splendide grazie.

Le forze magnetiche della natura non furono oggetto di ricerca sino al principio del XVI secolo, quando un alchimista e medico svizzero P.A. Paracelo iniziò a studiare e a mettere in luce le potenzialità curative del magnete; riteneva che qualsiasi parte del corpo se esposta alla forza magnetica sarebbe stata curata meglio e più rapidamente che da qualsivoglia medicina.

Il Dottor Samuel Hanemann (1755-1843), il padre dell’omeopatia, era pienamente convinto dei poteri dei magneti e raccomandò il loro uso terapeutico con queste parole: “un bastone magnetico può curare velocemente e per sempre malattie più gravi per le quali è una medicina appropriata se posto vicino al corpo per un tempo anche molto breve”.

Michael Faraday (1791-1867), che condusse ricerche fondamentali sull’elettricità, fu il primo il Europa a studiare la forza del magnete, chiamò l’area di sua influenza “campo magnetico” e pose le fondamenta della biomagnetica e della magneto-chimica stabilendo che ogni cosa è magnetica in un senso o in un altro ed è o attratta o respinta da un campo magnetico.

Verso la metà del XX secolo, l’interesse per la guarigione magnetica aumentò rapidamente in paesi come l’India, la Russia e il Giappone.

Solamente da qualche decennio i campi magnetici vengono impiegati a scopo terapeutico sia in strutture pubbliche che private.

Magnetoterapia energizzante

Le onde magnetiche rilasciate da un campo magnetico positivo rafforzano il corpo, accelerano i processi biologici e forniscono una energia dinamica alle cellule; pertanto è particolarmente adatto nei casi di debolezza muscolare e lacerazioni, fratture delle ossa e dei legamenti, distorsioni, nelle terapie riabilitative, nella cicatrizzazione dei tessuti, ecc..

Magnetoterapia come analgesico ed antinfiammatorio

Il polo nord o polo magnetico negativo del magnete è rilassante, arresta processi dannosi per il corpo e quindi è indicato per ridurre o eliminare il dolore e le infiammazioni.

Magnetoterapia come terapia specifica sugli organi interni

E’ noto che ciascun organismo genera un proprio campo magnetico ed è esposto a continui stadi di attività e di riposo, influenzati da stimoli esterni che arrivano attraverso gli alimenti, bevande, emozioni, inquinamento ambientale ed elettromagnetismo. Per il mantenimento di un ottimale stato di salute è necessario che questi campi magnetici siano in equilibrio, soprattutto perché qualsiasi distorsione nel campo magnetico costante di un organo per un periodo di tempo può incidere negativamente sulla funzionalità dello stesso.

Il primo campo magnetico con il quale il nostro corpo deve essere in perfetto equilibrio è il campo magnetico terrestre.

A livello fisiologico la magnetoterapia agisce a livello cellulare ripolarizzando le cellule e riequilibrando la permeabilità della membrana cellulare, ovvero le funzioni della cellula vengono migliorate in seguito ad un uso maggiorato di ossigeno. Se si avvicinano infatti parti del corpo alla sfera d’azione del campo, le linee magnetiche di influsso attraversano completamente le parti in profondità. In questo modo gli ioni all’interno della cellula vengono influenzati dalle onde e l’alterazione del flusso potenziale elettrico della cellula che ne consegue migliora la trasformazione dell’ossigeno.

In seguito all’aumentata vascolarizzazione, l’attività biologica aumenta.

Efficacia della magnetoterapia

La Magnetoterapia è efficace perché i campi magnetici a bassa frequenza interagiscono con le cellule, favorendo il recupero delle condizioni fisiologiche di equilibrio.

Agiscono sulle membrane cellulari rendendole più ricettive. Questo porta a ripristinare il corretto potenziale di membrana che è fondamentale per assicurare l’apporto di nutrienti all’interno della cellula.

A livello di organi e strutture anatomiche questi effetti si traducono in analgesia, riduzione dell’infiammazione, stimolo al riassorbimento degli edemi.

In più i campi magnetici a bassa frequenza hanno un particolare effetto di stimolazione della migrazione degli ioni Calcio all’interno dei tessuti ossei, che è in grado di indurre il consolidamento della massa ossea e favorire la riparazione delle fratture.

Con la magnetoterapia ci sono risultati eclatanti su:

– disturbi di tipo infiammatorio (artrosi, nuriti, flebiti, stiramenti muscolari, ecc.);

– malattie reumatiche, nelle patologie articolari quali artrosi, tendinite, epicondiliti, borsiti, periartriti, cervicalgie, lombalgie, mialgie, trattamento delle fratture sia durante che dopo gessatura;

– disturbi articolari e traumi recenti;

– riparazione delle ulcere di ogni tipo: traumatiche, da decubito, da ustioni, venose, refrattarie ad altre terapie;

– in tutte le patologie in cui è richiesta una maggiore micro vascolarizzazione e rigenerazione tessutale, come in caso di autotrapianti, consolidamento di calli ossei, ecc.;

– cicatrizzazione;

– infezioni;

– osteoporosi.

Sappiamo che i biopolimeri e le membrane cellulari sono in pratica delle minuscole batterie di cui è stato possibile misurare la tensione erogata. Più precisamente, nelle cellule nervose sane, si misura tra il nucleo interno e la membrana esterna una differenza di potenziale di 90 millivolt, nelle altre cellule questa tensione si aggira intorno ai 70 millivolt. Quando queste minuscole batterie presenti nel nostro corpo si scaricano, l’organismo ne avverte le conseguenze sotto forma di dolori alla schiena. alle ossa, alle articolazioni, processi infiammatori, ferite che non rimarginano. Quando queste cellule si ammalano, per una infezione o un trauma, o qualsiasi altra causa, perdono la loro riserva di energia, cioè si scaricano, quindi un cellula che da sana dovrebbe avere una tensione di 70 millivolt, ammalata ne misura soltanto 50-55. Se questa tensione scende sotto ai 30 millivolt si ha la necrosi, cioè la morte della cellula. Lo scopo della magnetoterapia è quello di ricaricare e rigenerare le cellule prive di forza vitale.

Per spiegare come agisce in pratica la magnetoterapia, possiamo analizzare come esempio una delle patologie più comuni, l’osteoporosi. Trattasi di una malattia caratterizzata dalla progressiva riduzione della densità delle ossa (che diventano più porose) e dall’assottigliamento delle ossa stesse al di sotto del limite necessario per lo svolgimento della funzione di sostegno da queste esercitata.

Si stima che questa malattia interessi il 25-40% delle donne sopra i 50 anni e il 70% delle donne dopo i 70 anni. E’ comunque in progressivo aumento.

E’ scientificamente dimostrato come l’impiego di Magnetoterapia rallenti il processo di diminuzione della densità ossea. Riattivando inoltre le cellule deputate all’assorbimento del calcio, questa terapia blocca il processo degenerativo ed amplifica gli effetti di eventuali cure a base di integratori di calcio.

Quale materasso scegliere?

Guida Materassi: Manuale per la scelta di materasso e rete

Guida all’acquisto del materasso migliore

Come scegliere un materasso? Manuale d’uso

Il materasso è un’importante strumento utile a garantire un riposo al nostro corpo, migliorando la qualità del sonno e permettendo un recupero delle energie spese durante la giornata, per una vita migliore e più sana. Ecco una guida materassi indipendente per aiutarti nell’acquisto.

Spesso l’acquisto del materasso è una scelta difficile. Con tutte le offerte e tutti i prodotti disponibili, non si sa da dove iniziare a scegliere. Inoltre spesso (soprattutto in questi ultimi giorni) ci si chiede se scegliere un materasso realizzato con materiali ecologici , che rispetta l’ambiente e l’eco sistema, sia la scelta più giusta. Qual è il modello migliore di materasso, è meglio un tipo di materiale piuttosto che un altro, come comportarsi se si è una coppia e si è indecisi sulla scelta di un materasso matrimoniale

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Queste e altre domande sono spesso frutto di una poca conoscenza della materia e dei prodotti che si vanno ad acquistare. Essendo quindi la scelta di un buon materasso non indifferente per migliorare la qualità della nostra vita, e non essendo i prezzi sui materassi indifferenti neanche essi, ho deciso di scrivere questa guida all’acquisto di un materasso per aiutare te consumatore a saper scegliere con più semplicità tra le moltissime scelte di materassi presenti sul mercato.

L’acquisto di un nuovo materasso, è quindi molto importante, ed è spesso un acquisto sottovalutato. Questa guida materassi è completa in quanto permette di stabilire molte caratteristiche in base alla propria persona. Inoltre il materasso può essere utile quando si vuole sconfiggere il mal di testa o far passare il mal di schiena. E’ importante dire che il materasso di solito va cambiato dopo massimo 7/10 anni dal suo utilizzo, in quanto è molto probabile che abbia perso consistenza e sostegno, oltre che per motivi igienici (acari, umidità etc.)

E’ importante che il materasso che si scegie sia calzante al nostro corpo, ovvero si adatti al meglio alle forme del corpo, ed alle sue esigenze. Tali esigenze possono essere diverse per ognuno di noi, in base a diversi fattori (peso ed altezza ad esempio, ma non solo).

Ecco quindi un compendio con alcuni punti che è importante conoscere prima di acquistare il materasso migliore per dormire.

Guida Acquisto Materassi in 12 punti

1. Che cos’è e a cosa serve un materasso
2. L’importanza di un buon riposo e un sonno di qualità
3. Materasso migliore: come sceglierlo
3.1 Le caratteristiche personali nella scelta del materasso
3.1.1 Peso e materassi
3.1.2 Statura e materassi
3.1.3 Esigenze Personali e materassi
4. Tipi e qualità dei materassi
4.1 Materassi a Molle
4.1.1 Materassi a Molle Tradizionali (“ortopediche”)
4.1.2 Materassi a Molle Insacchettate (“indipendenti”)
4.2 Materassi Memory
4.3 Materassi in Lattice
4.4 Materassi Waterlily
4.5 Materassi Anallergici5. Che materasso comprare ai bambini
6. Come scegliere la rete migliore
7. Guida alla scelta del cuscino

1.CHE COS’E’ E A CHE SERVE UN MATERASSO

Un materasso è un grande cuscino che viene posto (di solito) su di una rete ancorata ad unletto, sul quale è possibile dormire o riposare. “Materasso” deriva dall’arabo e significa “stendersi” o “gettarsi“.

I materassi nascono addirittura nel neolitico, quando si alzavano i giacigli dal terreno per evitare lo sporco e l’umidità. Probabilmente all’inizio i materassi erano costituiti da un insieme di foglie secche (o paglia) coperte da pelle di animale. Successivamente si iniziò a riempirlo da strati di lana e materiali morbidi, oppure composti di lattice di gomma.

Dal 1950 si iniziò ad utilizzare il materasso a molle (tradizionali), allora chiamato anche “ortopedico“, ma oggi tale tipo di materasso è ormai superato da materassi chiamati “ergonomici” (ovvero materassi che si modellano e seguono le curve del corpo). La maggior parte dei medici consigliano ormai l’utilizzo di questo tipo di materassi rispetto ai più tradizionali materassi ortopedici, in quanto quelli ergonomici si modellano in base al corpo, prendendone le forme.

2.L’IMPORTANZA DI RIPOSARE BENE

Quindi i materassi ergonomici sembrano essere la soluzione. Ma non è così semplice: di materassi ergonomici, infatti, ne esistono davvero tanti, di diverso materiale e di diversa consistenza, oltre che ad avere ognuno particolari benefici e caratteristiche, ognuna con effetti diversi in base alle caratteristiche personali di ognuno. Per garantirsi un riposo ideale ed un’alta qualità del sonno, è quindi importante conoscere i diversi tipi di materasso, le loro caratteristiche e come questi possano portare dei benefici ad una persona piuttosto che ad un’altra.

guida-acquisto-materasso

Ma perché è tanto importante riposare bene? L’importanza di un buon sonno sta nel fatto che il sonno ha una grande importanza per l’organismo, in quanto favorisce i processi di crescita e consente al cervello di rielaborare gli stimoli raccolti durante il giorno e fissando i ricordi nella memoria a lungo termine. L’alterazione dell’equilibrio sonno-veglia, se si protrae nel tempo, oltre ad influire in modo negativo sull’ umore della persona e su capacità di concentrazione, può anche portare tensione e stress e quindi aumentare il rischio di infarto e depressione.

Un altro aspetto negativo dell’ insonnia è che porta complicanze all’alimentazione e all’appetito, che possono diventare disordinati o eccessivi. Quando ci si priva del sonno viene quindi alterata sensibilità alla fame, e ciò potrebbe causare un aumento dell’appettito.

Una domanda che si sente spesso è la seguente:

Al mattino non appena mi alzo mi sento spesso stanco, tutto ciò può dipendere dal mio materasso?

Svegliarsi stanchi o non perfettamente riposati è un segnale per rivalutare la scelta di un nuovo materasso. Alcuni segnali d’allarme potrebbero essere i fastidi e i dolori lombari al mattino, oppure senso di disagio, fiacchezza e rapido affaticamento, con difficoltà di concentrazione. Un materasso usurato o non idoneo costringe ad assumere posizioni scomode ed è causa di frequenti spostamenti nel sonno, che provocano decine di piccoli risvegli. In tal modo, il nostro cervello riaffiora dalle fasi di sonno profondo determinando un’interruzione del processo di recupero psico-fisico. Nei casi peggiori ciò comporta il risveglio definitivo, generando anche problemi di insonnia cronica. Un materasso improprio oltre ad impedire di dormire bene può recare danni alla colonna vertebrale. E’ quindi importante in questi casi orientarsi verso la scelta dell’acquisto di un materasso nuovo.

3. ISTRUZIONI PER SCEGLIERE IL MATERASSO MIGLIORE

Il materasso ideale è quello scelto in base alle caratteristiche fisiche personali(corporatura, statura, percezione delle temperature, sudorazione, eventuali problemi di natura muscolo-scheletrica e delle abitudini di sonno di ognuno di noi). Un ottimo materasso deve garantire una corretta postura. Mentre dormiamo l’intera muscolatura che controlla la corretta posizione della colonna vertebrale si rilassa, rendendo così il corpo adattabile al supporto su cui è adagiato. Il nostro materasso deve essere capace disostenere correttamente il corpo, e di far mantenere anche da distesi la curvatura fisiologica della colonna vertebrale.

Per poterci indirizzare verso la scelta di un materasso ottimale che risulti adeguato alle nostre esigenze è necessario conoscere bene le caratteristiche di ciascuna tipologia, ma è altrettanto indispensabile avere bene in mente l’obiettivo che si vuole raggiungere, così da compiere una scelta mirata che possa farci ottenere il miglior compromesso possibile tra desideri e possibilità reali.

materassi guida

Potrete scegliere tra diverse tipologie a seconda che si prediliga un materasso rigido a uno morbido, uno particolarmente caldo a uno fresco, e così via; il tutto in funzione del proprio corpo e delle proprie abitudini di riposo.

Il materasso è un elemento estremamente importante per la nostra salute e deve giovare albenessere del corpo e dello spirito.

Il materasso è responsabile di un buon riposo, o viceversa, di un cattivo sonno con tutto ciò che ne consegue: nervosismo,spossatezzadolori posturali, e altre possibili patologie di natura fisica e psicologica. Un ottimo materasso deve offrire un piano di riposo ideale anche dal punto di vista igienico, deve essere: antiacaro,anallergicoantibatterico, ed ecologico.

3.1 CARATTERISTICHE PERSONALI DA CONSIDERARE QUANDO SI ACQUISTA UN MATERASSO

Esistono molte caratteristiche proprie di ogni persona che ne determinano il materasso ideale per ognuno di noi. Posizione abituale assunta nel sonno, peso e statura sono il punto di partenza per stabilire il grado di sostegno più adeguato.

Innanzitutto il materasso dovrebbe, come già detto sopra, essere ergonomico, ed adattarsi quindi alla struttura ed alla forma del corpo di chi lo utilizza. Ecco invece le diversecaratteristiche personali che rendono un materasso diverso dagli altri.

3.1.1 PESO

E’ importante scegliere un materasso che sia non troppo rigido, né troppo morbido. Se il materasso è troppo rigido, infatti, non permette una corretta distribuzione del peso corporeo, esercitando troppa pressione nei punti di appoggio (come bacino e spalle); invece in un materasso troppo morbido il corpo affonda, non permettendo così ilsostenimento della colonna vertebrale, e facendo aumentare la sensazione di calore in quanto diventa assente il passaggio d’aria.

Quindi per le persone più pesanti serve un sostegno più rigido, mentre per quelle piùesili è sufficiente un materasso più soffice. Nel caso di letto matrimoniale, sono anche consigliate le molle insacchettate, che isolano il movimento del corpo.

E’ inoltre utile sottolineare che, se la persona che utilizza il materasso è molto robusta o in sovrappeso, sarebbe bene utilizzare un materasso a molle a portanza sostenuta. Infatti lattice, memory e altri tipi di schiuma non sono adatti per le persone obese.

3.1.2 STATURA

Quando si va a dormire è anche importante considerare la statura di chi acquista il materasso, in modo da scegliere un materasso di dimensioni giuste per permettere all’intero corpo di distendersi completamente senza dover restare “accovacciato”, e in questo modo poter riposare meglio garantendosi un sonno migliore. Restare con le gambe piegate a lungo mentre si dorme, magari per mancanza di spazio, è sconsigliato per chi vuole riposare nel migliore dei modi, in quanto bloccando il libero movimento del corpo durante il sonno si ostacola la sua naturale propensione al movimento.

3.1.3 ESIGENZE PERSONALI

Chi suda molto:

Per chi suda molto sono indicati i materassi a molle: il nucleo di questi materassi è formato da molle che garantiscono elasticità e solidità. Gode di una buona aerazione pertanto è particolarmente indicato per chi suda molto.

Chi soffre di allergie respiratorie e asma:

Per queste persone sono consigliati materassi schiumati e viscoelastici: non richiedono una particolare manutenzione come il lattice, ma è buona regola farli arieggiare periodicamente. Reagendo al calore corporeo si adattano gradualmente al corpo garantendo un’ottima distribuzione della pressione durante il riposo, donando sensazioni di comfort e accoglienza impareggiabili.

Chi soffre il freddo?

Per chi soffre il freddo di solito sono consigliati materassi in materiali “avvolgenti”, come ad esempio i materassi in Memory o i materassi in Waterlily.

Chi soffre il caldo? Per chi soffre il caldo invece i materassi ideali sarebbero materassi a molle insacchettate rivestiti in tessuti confortevoli che regalano una sensazione di freschezza a tutto il corpo, oppure materassi con uno strato superiore in Gel, che ha la caratteristica di avere una bassa conducibilità termica, ed avendo inoltre una temperatura di alcuni gradi inferiore a quella corporea dona sempre una piacevole sensazione di freschezza.

Chi si muove spesso nel sonno?

Per chi ha un sonno agitato è consigliato utilizzare materassi quali le molle insacchettate oppure i materassi in lattice. I materassi a molle insacchettate
, infatti, grazie a molle indipendenti che reagiscono alla pressione del corpo indipendentemente dalle altre molle accanto, fanno si che il movimento non si propaghi lungo tutto il materasso. I materassi in lattice, invece, anch’essi consigliati per chi ha sonni agitati, grazie alla loro la capacità di recuperare subito la forma dopo una pressione sono indicati per chi si muove spesso durante la notte, e quindi consigliati per chi ha un sonno agitato.

Chi non si muove spesso nel sonno?

Per chi non si muove abitualmente troppo durante il sonno sono consigliati in genere materassi in Memory, in quanto avendo una bassa resilienza, assumono la forma del corpo e ne distribuiscono uniformemente la pressione su tutta la superficie, ritornando poi alla forma originaria in maniera lenta.

Materassi matrimoniali e comfort di entrambi i partner

E’ importante per mantenere un matrimonio al meglio, riposare ogni giorno in maniera ottimale, per alzarsi pieni di energia e per evitare che uno dei due coniugi o partner disturbi l’altro durante il sonno.

Per rispondere alle esigenze di entrambi, esistono diverse soluzioni: se due persone che dormono insieme su un materasso matrimoniale, e magari hanno una sostanziosa differenza di peso (un simpatico post definisce “la Bella e la Bestia”) oppure diversa percezione della temperatura. Una soluzione a questi problemi potrebbe essere quella di unire due materassi di uguale altezza pur se diversi nel materiale, rivestendoli con un unico strato di rivestimento. Se invece il problema è il movimento, una soluzione potrebbe essere l’utilizzo delle molle insacchettate, per fare in modo che il peso del corpo non intacchi altre parti del materasso, e che il movimento non si propaghi lungo tutto il materasso, non disturbando il sonno dell’altro nel caso in cui ci si muovesse di continuo.

4.VADEMECUM SU TIPI DI MATERASSI, MATERIALI E QUALITA’

Di materassi ci sono moltissimi modelli, realizzati con diversi materiali, ognuno con le sue caratteristiche che permettono di soddisfare le diverse esigenze di chi vuole dormire un sonno sano e riposante.

Come detto sopra, è necessario scegliere un materasso in base alle proprie esigenze e caratteristiche personali. Ecco perché questa guida analizzerà i diversi materassi presenti sul mercato, per permettere una scelta più equilibrata ed acuta al compratore.

Esistono molte differenze tra un materasso e l’altro: quelli a molle tradizionali, ad esempio, hanno una struttura interna uniforme, e in questo modo non garantiscono un appoggio anatomico, mentre i più moderni materassi a molle insacchettate indipendenti, con zone di portanza differenziate, danno un sostegno più ergonomico adattandosi al meglio al proprio corpo.

I materassi in lattice invece sono traspiranti, anallergici e sufficientemente flessibili da adattarsi ai contorni del corpo, distribuendo la pressione in modo uniforme. E’ facile quindi capire che ogni materasso svolge funzioni particolari. Ma quali sono i tipi di matearsso in commercio?

Innanzitutto i più tradizionali, ma non per questo antiquati, materassi a molle.

4.1 I MATEARASSI A MOLLE

I materassi a molle sono formati, come indica il nome, da molle che, poste una accanto all’altra, e rivestite da tessuto, sostengono il corpo del dormiente. Esistono due tipi di matearssi a molle, ognuno con caratteristiche particolari: il materasso a molle tradizionali, e quello a molle insacchettate (indipendenti).

4.1.1 MOLLE TRADIZIONALI (ORTOPEDICHE)

I materassi a molle ortopediche rappresentano il maggior numero di materassi che si trovano nelle nostre case, e sono i tradizionali materassi a molle. Loro caratteristica principale è quella di permettere una buona ventilazione interna, offrendo in questo modo un buon sostegno (soprattutto a persone di corporatura robusta).

E’ importante per avere un buon materasso a molle ortopediche (tradizionali) che le parti superiori e inferiori del materasso siano rivestite da uno strato ammortizzante ed isolante, che vieti alle molle di entrare in contatto con il corpo, assicurando un riposo confortevole.

3.1.2 MOLLE INSACCHETTATE (INDIPENDENTI)

I materassi a molle insacchettate possono essere considerati come l’evoluzione del classico materasso a molle ortopediche, e rappresentano la scelta ideale per chi vuole dormire su un materasso privo di elementi rigidi. Grazie alle sue qualità ergonomiche, infatti, il materasso a molle insacchettate si adatta, grazie alle sue molle insacchettate e indipendenti una dall’altra, e si adegua al corpo di chi vi riposa. In questo modo viene garantito un adeguato supporto anatomico ed una totale distensione muscolare, e non è il dormiente a dover adeguarsi al materasso ma, viceversa, è il materasso che si adatta alla forma del corpo del dormiente.

Inoltre l’utilizzo del materasso a molle insacchettate allevia la pressione, migliorando la circolazione del sangue. Le molle insacchettate sono state realizzate soltanto dopo uno studio attento del corpo umano e della sua pressione esercitata sul materasso. In questo modo sono stati realizzati i materassi con questa tecnica, ovvero utilizzando molle contenute in sacchetti indipendenti, in modo da permettere al materasso di adattarsi alla diversa pressione che riceve dal corpo, sorreggendo il corpo in qualsiasi suo punto con il giusto sostegno, dando un sostegno diverso a seconda del peso e della pressione esercitata dal corpo.

Grazie a questa innovativa tecnica le molle si adattano in piena autonomia, e ogni molla si abbasserà a seconda della pressione esercitata dal corpo, ed indipendentemente dalle molle accanto. In questo modo, oltre a non produrre rumori con il movimento del corpo sul materasso, si permette di non propagare il movimento lungo tutto il materasso, in questo modo evitando di infastidire il proprio coniuge o partner con movimenti e rumori fastidiosi nel caso in cui uno dei due si muova durante la notte. Il numero di molle cambia a seconda dei modelli, di solito ad arrivare fino a 3000 micromolle insacchettate (il numero delle molle di solito è proporzionale anche alla grandezza del materasso).

Ma cosa cambia da poche a molte molle insacchettate? Più è alto il numero delle molle che costituiscono il materasso, tanto più sarà alta la risposta elastica del materasso e il comfort che questo offrirà.

Le molle insacchettate sono ideali per chi vuole avere un materasso accogliente, ergonomico ed a portanza media o medio/alta.

4.2 MATERASSI MEMORY

I materassi memory sono materassi che si adattano bene alla forma del proprio corpo, assicurando in questo modo oltre che un ottimo adattamento del materasso al peso corporeo, anche un adeguato sostegno della colonna vertebrale, grazie alla consistenza rigida del materasso, il quale contribuisce in questo modo ad alleviare piccoli fastidi alla schiena.

Il materasso Memory risulta molto sensibile alla temperatura corporea, e, adattandosi alla forma del corpo, favorisce la circolazione del sangue permettendo inoltre di mantenere una buona postura della colonna vertebrale. Una volta utilizzato, questo tipo di materasso riprende in modo graduale la sua forma originale, offrendo garanzia di prestazioni durevoli nel tempo.

I materassi di questo tipo, memory form, donano una sensazione di comodità e benessere non appena utilizzati, agevolando in questo modo il rilassamento di muscoli e nervi, eliminando contratture e tensioni e il senso di stanchezza che si prova al risveglio quando non si è riposato bene. Grazie inoltre alle sue qualità ultratraspiranti (il memory è di solito microforato), questo tipo di materasso crea un perfetto microclima, ostile agli acari e alla polvere.

4.3 MATERASSI IN LATTICE

Essendo elastici, ed adattandosi bene al profilo del corpo, i materassi in lattice hanno una superficie di contatto ottimale, e favoriscono un rilassamento totale della muscolatura, oltre che una migliore e regolare circolazione sanguigna. Altro punto a favore del materasso in lattice è quello che di offrire un grande beneficio alla colonna vertebrale, in quanto le permette di mantenere una linea corretta durante tutto il periodo del sonno.

Il lattice è un materiale resiliente, cioè è in grado di recuperare in poco tempo una dimensione identica a quella originaria, una volta che è stata rimossa da essa la pressione. E’ inoltre anallergico, in quanto composto da micro cellule (sono in milioni) che, avendo una struttura aperta, permettono all’aria di circolare liberamente, impedendo in questo modo che si accumulino muffe e polveri (essendo quindi un materiale ideale per chi soffre di allergia). Il lattice è inoltre ecologico, in quanto essendo un prodotto vegetale è riciclabile e biodegradabile. Altra osservazione da fare è che il lattice, per natura, ha proprietà battericida, germicida e fungicida.

4.4 MATERASSI WATERLILY

Il waterlily è un materiale prodotto in laboratorio: è un poliuretano espanso, che viene prodotto grazie all’utilizzo di acqua e materie prime che rispettano persona ed ambiente. Il waterlily è morbido e piacevole al tatto, e offre a chi lo utilizza come materasso benessere continuato nel tempo, in quanto riprende la sua forma originale anche molti anni dopo il suo primo utilizzo.

Il waterlily ha una struttura formata da molte cellule, e in questo modo (così come accade con il lattice) permette un’azione traspirante, favorendo la circolazione dell’aria (in questo modo evitando ristagni di umidità e calore). Tale materiale è totalmente elastico ed anatomico, quindi un materasso in waterlily si adatta molto bene alla forma del corpo, e distribuisce inoltre il peso in modo equilibrato, alleviando lo stress, i sovraccarichi e le tensioni muscolari.

Materassi di questo materiale, completamente anallergico, sono indicati principalmente per persone che soffrono di allergia alla polvere e agli acari.

4.5 MATERASSI ANALLERGICI RIMEDIO CONTRO LA POLVERE

I materassi anallergici sono indicati principalmente per chi soffre di asma o di allergia. Tali materassi hanno particolari fodere di rivestimento, che grazie alla loro azione bloccano il passaggio degli acari (oltre che dei loro allergeni) evitando in questo modo che tali acari entrino nel materasso e quindi nell’ambiente. Esistono ad esempio dei rivestimenti in SilverSafe (ottenuto da fibre tessili unite con argento puro) che rilasciando ioni di particelle d’argento (antibatterico) riesce a disattivare batteri e virus. I materassi anallergici si distinguono per la loro capacità di traspirazione, e da rivestimenti che evitano che si accumuli polvere, non permettendo inoltre la formazione di acari e germi (o almeno non favorendola). In questo modo i materassi anallergici creano un ambiente di riposo sano per il corpo.

5.CHE MATERASSO COMPRO A MIO FIGLIO?

Per un bambino il materasso migliore è sicuramente un materasso in lattice, che rispetti la naturale conformazione della colonna vertebrale. In questo modo al bambino viene garantito un adeguato sostegno per lo sviluppo e per la crescita. E’ inoltre importante che i tessuti che rivestono i materassi siano antibatterici, antiacaro e antiallergici. Questo per garantire che la salute del bambino non venga compromessa. Per un bambino sono inoltre consigliate reti ortopediche con doghe in legno.

6.COME SCEGLIERE LA RETE PIU’ ADATTA

Il materasso ha bisogno di una base idonea che lo sostenga. Esistono molti tipi di reti letto (possono essere reti in legno, metallo, a doghe, a sospensioni, fisse, manuali o motorizzate).

Prima dell’acquisto di un materasso è necessario controllare (se esiste) la vecchia rete utilizzata, per cambiarla se necessario. Bisogna controllare, per le reti a doghe ad esempio, che i listelli non siano appiattiti o curvi. E’ inoltre importante che la base della rete sia rigida, al fine di sostenere il materasso non creando affossamenti, e che la rete sia anche ventilata a sufficienza per permettere la traspirazione. In caso in cui questi requisiti non vengano soddisfatti, è necessario cambiare la vecchia rete con una rete da materasso nuova.

La rete deve innanzitutto essere correttamente abbinata al materasso che andiamo a scegliere. Materassi più sottili necessitano di una rete più rigida, ad esempio, ma sarebbe bene scegliere una rete modulabile per poterla regolare a seconda delle necessità, del momento o del materasso.

Una volta tenute a mente queste considerazioni potrete stilare una sorta di classifica del materasso e valutare in modo più consapevole l’investimento che state facendo.

Che rete scegliere? Ne esistono di diverse:

RETI CON TELAIO IN LEGNO, RETI CON TELAIO IN FERRO, DOGHE FISSE, DOGHE MANUALI, DOGHE ELETTRICHE, RETI A DOGHE ANATOMICHE, RETI A DOGHE ORTOPEDICHE, RETI A DOGHE ERGONOMICHE, RETI MORBIDE, RETI RIGIDE.

Farsi consigliare una buona combinazione rete materasso, in base al materasso scelto, è fondamentale.

7. CUSCINI E GUANCIALI GUIDA ALLA SCELTA

Il cuscino (o guanciale) serve a sostenere il collo durante il sonno. E’ importante che il guanciale non sia né troppo morbido né troppo rigido, altrimenti bisognerà assumere posizioni del corpo innaturali, non permettendo alla muscolatura di rilassarsi, e portando talvolta a dolori cervicali. Questi dolori, se non prevenuti (con i cuscini per la cervicale, le sedie ergonomiche, i materassi giusti, etc.) o con esercizi specifici per combattere la cervicale, possono aggravarsi.

Ecco quindi alcuni consigli per l’acquisto di un cuscino che potrebbero essere utili a qualcuno che sta acquistando un materasso o una rete.

Chi dorme supino è sconsigliato dall’acquistare cuscini troppo bassi o troppo alti, e in questo caso sono preferibili cuscini con sagomature cervicali per consentire un miglior appoggio del collo.

Chi dorme di lato è consigliato all’acquisto di un cuscino medio – alto. In questo modo sia la testa che il collo saranno allineati con la colonna vertebrale.

Chi dorme a pancia in giù dovrebbe usare un cuscino piuttosto basso per evitare irrigidimenti.

I materiali con cui un buon cuscino dovrebbe essere realizzato sono: piuma e piumino, che rendono il guanciale morbido e traspirante ma danno poco sostegno. Fibra di poliestere, che offre ai cuscini qualità particolarmente traspiranti e lavabili ma non ergonomiche. In lattice o schiuma i quali si adattano alla forma della testa e curvatura del collo, garantendo sostegno uniforme ed avendo inoltre proprietà anallergiche e contro gli acari.

E’ da ricordare che i cuscini sono ricettacolo di germi e sporcizia, e per questo motivo andrebbero arieggiati quotidianamente, lavati quando questo è possibile e inoltre dovrebbero essere ricoperti da federe in fibre naturali. La durata media, a seconda dell’utilizzo e dell’usura, è di 2-5 anni.

Esistono diversi altri tipi di guanciali e cuscini, tra i quali Guanciali Memory (che si adattano alla forma della testa), Guanciali in Fibra Anallergica (ottimi per chi soffre di asma o allergie), Guanciali in Piuma e Piumino (che rendono il cuscino morbido e traspirante),Guanciali in Lattice (che si adattano alla forma della testa e del collo dando un ottimo sostegno. Guanciali Speciali e Guanciali per la Cervicale (per chi ha problemi di cervicale) eGuanciali Ergonomici (ottimi perché assumono la forma di collo e testa, dando sollievo e garantendo un ottimo riposo).

9 Cose da Fare per Dormire Bene e Cominciare la Giornata alla Grande

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Le ultime cose che fai prima di andare a letto hanno un grande impatto sull’umore e sul livello di energia che hai il giorno successivo e sono cruciali per la qualità e la quantità del tuo sonno.

Il tuo grado di soddisfazione e di successo sia nella vita privata che professionale dipendono dal benessere che provi a livello psicologico e fisico.

E la qualità del sonno influisce profondamente su entrambi.

Quante volte ti sei svegliato col piede sbagliato dopo una notte agitata o insonne?
Ti capita di sentirti esausto e privo di energie dopo aver dormito male e poco?

Se la risposta è sì, devi sapere che le tue abitudini prima di andare a dormire sono cruciali per cominciare la giornata successiva in modo felice, determinato e carico di energia.

Per esempio l’abitudine più diffusa adottata dalle persone di successo prima di coricarsi e testata da svariate ricerche nel campo della psicologia è la lettura.

Ovviamente ognuno di noi è diverso e quello che garantisce il successo nella vita, qualsiasi cosa tu intenda per successo, è l’atteggiamento mentale verso noi stessi, ciò che facciamo e gli altri.

Detto questo, sicuramente ci sono alcune abitudini che ci aiutano più di altre ad acquisire una mentalità positiva e a cominciare ogni giorno alla grande.

Ecco le 9 strategie più efficaci per migliorare la qualità del tuo sonno.

1) Leggi

Come ti dicevo, gli esperti concordano che leggere sia l’abitudine più importante e di maggiore impatto soprattutto se inserita come ultima azione della giornata.

Leggere un buon libro prima di dormire ti permette sia di espandere la mente che di rilassarla completamente.

Stimola la creatività e riaccende la curiosità nella vita. Leggere è come viaggiare e ti permette di guardare le cose con occhi nuovi restando dove sei.

Puoi scegliere un libro motivazionale, un romanzo, le news del giorno o un libro divertente e leggerlo per quanto tempo desideri.

Ti stupirai di come un libro concili il sonno e allo stesso tempo ricarichi le pile per il giorno dopo.

2) Medita

La maggior parte delle persone di successo medita almeno 10 minuti prima di andare a dormire.
Meditare è la chiave per rilassare il proprio corpo e calmare la mente.
Hai presente quelle sere in cui il cervello non sembra spegnersi e che, inevitabilmente, si concludono in nottate in bianco?

Dieci minuti di meditazione possono essere l’interruttore che stai cercando per spegnere la mente e lasciare scivolare via ogni pensiero.

Se vuoi saperne di più su come usare la meditazione per sconfiggere l’insonnia leggiquesto articolo.

3) Rifletti sulle 3 cose belle

Prima di coricarti concediti 5 minuti per passare in rassegna alla giornata appena trascorsa e trova 3 cose belle che sono successe e che hai apprezzato.

Possono essere un piccolo successo al lavoro, il sorriso di una persona cara, un messaggio carino, un buon pranzo o semplicemente il sole che è sorto.

È ampiamente dimostrato dalla scienza che tenere un diario della gratitudine aumenta in modo stabile il tuo livello di felicità e di soddisfazione nella vita.

Inoltre è un ottimo modo per tenere traccia dei piccoli progressi giornalieri che di solito passano inosservati, ed è la chiave per ritrovare la motivazione ed entrare in uno stato mentale positivo e di apertura verso la vita.

Se è stata una giornata orribile, di quelle che vorresti eliminare dal calendario, questo consiglio vale doppio ;)

4) Fai la tua lista delle cose da fare

Hai presente quelle notti dense di pensieri di cui parlavamo prima?

Ecco un altro ottimo modo per riordinare, ripulire e tranquillizzare la mente.

Se vuoi dormire bene, lascia le preoccupazioni e le cose “da fare/a cui pensare/non ancora risolte” sul comodino.

Metti nero su bianco la lista di cose a cui dovrai pensare il giorno successivo ed evita che questi pensieri ti invadano la mente durante la notte.

5) Disconnettiti dal lavoro

Un collega ti ha creato problemi? Ti senti sommerso di cose da fare? Vorresti controllare le email un ultima volta?

Fallo e guarda la qualità del tuo sonno che crolla inevitabilmente.

Datti un periodo di tempo ragionevole dal momento in cui leggi l’ultima email o pensi al lavoro al momento in cui vai a dormire. Fai uscire completamente il lavoro dalla tua menteprima di addormentarti.

Puoi sempre usare la lista delle cose da fare per appuntarti le cose importanti per il giorno successivo.

6) Passa del tempo con la tua famiglia o con il tuo partner

È fondamentale creare un periodo di tempo da dedicare alle chiacchiere con il tuo partner, alle coccole ai tuoi figli e al tuo cane.

Passare del tempo con i tuoi cari dopo una giornata frenetica è il modo migliore per godere della compagnia dell’altro e raccontarsi la propria giornata.

7) Pianifica il tuo sonno

Tutti sappiamo di i siano i rischi associati a una cronica deprivazione di sonno ma purtroppo al giorno d’oggi sono sempre di più le persone che dormono meno di quello che il proprio corpo e la propria mente hanno bisogno.

Fai del tuo sonno una priorità non negoziabile, qualsiasi sia il tuo lavoro e la tua vita.

Questo ti renderà anche più produttivodinamico e in grado di gestire le richieste quotidiane.

Andare a dormire circa alla stessa ora ogni sera è una abitudine fondamentale per un sonno sano.

Una strategia che funziona:

  • Pensa a che ora ti devi svegliare il giorno dopo (diciamo le 7.30)
  • Pensa a quante ore hai davvero bisogno di dormire (8 ore)
  • Calcola a ritroso l’orario in cui coricarti (in questo caso 23.30)
  • Imposta una sveglia che che ti ricordi che è ora di andare a dormire (puntala alle 23 cosí avrai modo di leggere,meditare e scrivere il diario della gratitudine ;) )

8) Addormentati con un pensiero positivo

È facile cadere nella trappola di rivivere le situazioni negative della giornata e di ripensare a come avresti potuto gestirle diversamente.

Evita la trappola della spirale negativa. Un buon libro e il giornale della gratitudine sono ottimi strumenti per entrare in uno stato positivo.

Un’altra cosa importante è prendersi un attimo per celebrare i propri successi, per quanto siano stati piccoli o risalgano a qualche settimana prima.

Rivivi quei momenti di gioia e ti addormenterai sereno.

9) Immagina i successi dei giorni successivi

Sdraiati e immagina la gioia che proverai quando avrai concluso con successo quel progetto, immagina di abbracciare una persona che ami, di camminare verso il lavoro col sorriso.

Immagina la tua mattinata, contempla il sole che illumina il viso.
Senti l’energia che ti pervade nel cominciare questa nuova giornata dopo una notte serena di sonno profondo e ristoratore.

Quale di queste strategie vuoi cominciare ad usare da stasera?

 

 

 

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