Come scegliere il materasso adatto?

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Per affrontare in forma e con il sorriso la giornata che ci aspetta, dobbiamo aver trascorso una notte serena, soprattutto aver dormito bene. Fattore fondamentale per una buona dormita è il materasso. Sul mercato se ne trovano di varie tipologie: a molle, in lattice, memory, poliuterano, ad alta intensità etc..

La scelta del tipo di materasso è molto personale, dipende esclusivamente dalle nostre abitudini, in ogni caso rivolgetevi a un punto vendita qualificato provando più materassi prima dell’acquisto.

Qualità che invece devono sempre essere presenti in un ottimo materasso sono:

  • Fresco (il rivestimento deve essere in tessuto che assorba il calore in eccesso creando un microclima asciutto)
  • Naturale (il rivestimento non deve essere sintetico)
  • Anallergico
  • Sfoderabile (la fodera coprimaterasso deve essere facilmente asportabile)
  • Robusto e indeformabile
  • Lavabile (il rivestimento deve essere lavabile per una massima igiene).

Se investite molto denaro nell’acquisto di un materasso, pretendete che sia anche certificato, sarà un’ulteriore garanzia.Guardiamo insieme le varie tipologie di materasso.

Il materasso di lana è quello della tradizione dei nostri nonni, confezionato ancora artigianalmente dal materassaio, su misura e su ordinazione. È caldo, morbido, facilita la traspirazione e assorbe l’umidità corporea. L’aspetto negativo è che non segue la colonna vertebrale, si deforma velocemente, richiede una manutenzione frequente e costosa (almeno ogni due anni occorre lavare, cardare e integrare la lana) perché, assorbendo l’umidità del corpo, la lana si appiattisce, perde elasticità e s’infeltrisce. Inoltre, non è adatto ai soggetti allergici, perché l’acaro lo colonizza facilmente.

Il materasso a molle tradizioni è il più diffuso, permette un sostegno anatomicamente corretto, rigido e flessibile nei punti giusti.
Più alto il numero delle molle presenti e migliore è la distribuzione del peso su un elevato numero di punti d’appoggio con una maggiore risposta elastica e, quindi, con un miglioramento del comfort generale. La struttura a molle facilita la ventilazione interna e offre un sostegno efficace, particolarmente adatto a persone con corporatura robusta. È igienico e indicato a chi suda molto. La sua elevata traspirabilità lo rende ideale per le zone dove fa particolarmente caldo. Nella versione sfoderabile con imbottitura sintetica può contrastare la colonizzazione degli acari.

molle indipendenti (sono insacchettate singolarmente) è la versione più evoluta del precedente, presenta delle molle progettate con una speciale conformazione con le ellissi a distanze differenziate, più ravvicinate agli estremi e più distanti nella zona centrale. Questo consente di ottenere una maggiore sofficità agli estremi e un’elevata rigidità nella zona centrale. Il materasso è robusto, indeformabile, anatomicamente perfetto, in grado di garantire un riposo sano e naturale. Per i materassi a molle è sempre necessaria una base uniforme, mai più piccola del materasso stesso, sono perfetti con le reti a doghe con interspazi non superiori ai sei centimetri tra una doga e l’altra.

I materassi in lattice o in schiuma di lattice sono la tipologia che ultimamente si sta diffondendo, soprattutto perché in commercio se ne trovano discrete versioni a prezzi veramente irrisori. Il lattice naturale è il secreto di canali laticiferi della corteccia di piante appartenenti alla famiglia delle Euforbiace, ma esiste anche il lattice sintetico, che possiede intrinseche caratteristiche, atte a garantire le migliori condizioni per un sano e confortevole riposo. La forma e la densità dei materassi in lattice rimane inalterata nel tempo.

La sua particolare conformazione ad alveoli è in grado di garantire una perfetta traspirabilità, impedendo l’eccessiva sudorazione e mantenendo costante la temperatura corporea. Il materasso in lattice è molto elastico, indeformabile, avvolgente (caratteristica non sempre amata), resiliente (recupera rapidamente la dimensione originaria) ed è un buon isolante, il che lo rende indicato nei luoghi o freddi. Nella versione sfoderabile e/o con imbottitura sintetica contrasta la colonizzazione degli acari. Ha una notevole capacità di ventilazione e necessita quindi di una base che permetta lo smaltimento dell’umidità che il corpo umano produce nel sonno. La base ideale è rappresentata dalla rete a doghe di larghezza inferiore ai sette centimetri. Sconsigliato per letti “chiusi” cioè a contenitore, perché si possono creare delle muffe.

Il poliuretano è una materia plastica con cui negli anni ’30 iniziarono a produrre materassi. Il poliuretano odierno, grazie alla tecnologia, è lontano anni luce dai prodotti d’allora. E’ flessibile, resistente, ergonomico, indeformabile, isolante (per cui ideale per ambienti freddi), elastico ed ecocompatibile (totalmente privo di sostanze nocive per l’uomo e per l’ambiente), dove l’agente espandente è l’acqua. Nella versione sfoderabile e/o con imbottitura sintetica, contrasta la colonizzazione degli acari. Può essere prodotto con uno speciale trattamento antibatterico e antistatico. Il materasso di poliuretano può essere usato su tutti i tipi di base.

I materassi in schiuma viscoelastica o memory foam o memory form (l’appellativo dipende dall’azienda produttrice), sono la versione moderna del poliuretano. Per caratteristiche ergonomiche, antidecubito, di confort, si avvicinano molto ai materassi in lattice, ma sono molto meno rigidi poiché assumono la forma “in pressione” poi tornano perfettamente all’aspetto originale. I memory foam cioè “materiali a memoria di forma” si adattano perfettamente al nostro corpo e possono essere utilizzati anche nei letti con armadio contenitore, risolvendo i problemi legati alla formazione di muffa che sconsigliavano l’utilizzo di materassi in lattice sopra a basi contenitore. Unico neo è che sono costosi, per cui se lo trovare a prezzo basso diffidate, potrebbe essere di semplice poliuretanico.

Altri tipi di materassi, meno diffusi sono:

  • Ad acqua (ostacola la traspirazione ed è molto pesante)
  • Ad aria (è usato all’interno delle strutture sanitarie per prevenire le piaghe da decubito)
  • D’origine vegetale con fieno, torba, foglie etc.. (le normative italiane e internazionali non contemplano questo tipo di prodotto per cui non lo qualificano come “materasso”)
  • Il futon (sottile, arrotolabile, flessibile e naturale, ma proprio per la sua struttura, non offre un corretto sostegno alla colonna vertebrale)
  • Ibrido (es. struttura interna a molle indipendenti e uno strato superficiale in memory foam).

La manutenzione è semplice: nei primi novanta giorni di vita del materasso, bisogna girarlo (testa/piedi e sopra/sotto) almeno due volte al mese, per consentirne un assestamento equilibrato. Non bisogna consentire ai bambini di saltarci sopra, perché possono provocare danni agli strati interni. Non bisogna usare il vecchio battipanni perché è troppo violento, ma spazzole aspiranti a bassa potenza. Mai bagnare il materasso, né pulirlo con elettrodomestici a vapore: negli strati interni creerebbero una condizione di umidità che darebbe vita a colonizzazione d’acari e a processi di putrefazione. Una regolare manutenzione del materasso deve comprendere l’esposizione all’aria: il materasso va lasciato scoperto e rovesciato.

Una corretta manutenzione e igiene potrà evitare spiacevoli insidie.

In caso d’allergia agli acari (detta anche “allergia alle polveri”) bisognerebbe optare per materassi e cuscini completamente in lattice o in schiuma  di poliuretano senza imbottitura, rivestiti con fodera sfoderabile da lavare frequentemente. Infatti, l’habitat preferito dagli acari sono i luoghi dove la polvere si accumula con facilità: moquette, tendaggi, tappeti, materassi etc…

Altro pericolo di una scarsa manutenzione e igiene del materasso sono le cimici dei letti. Sono ectoparassiti ematofagi, cioè che succhiano il sangue, degli uccelli, dei mammiferi e dell’uomo. Sono grandi circa mezzo centimetro per raddoppiare quando si sono nutrite (come aspetto sono molto simili ai pidocchi per i capelli). Di giorno si rifugiano nelle cuciture del materasso (ma può essere anche un divano), nelle reti, nei tappeti, nelle coperte, nei battiscopa, dietro agli interruttori della luce, dietro ai quadri, nei comodini etc…per uscire solo alla notte per nutrirsi di sangue (del nostro o dei nostri animali domestici).

I rifugi delle cimici sono facilmente reperibili per le macchie scure che lasciano lungo il percorso (sono i loro escrementi). Le punture (solitamente su schiena, polpacci, avambracci, collo) sono riconoscibili: sono sempre tanti ponfi gonfi e rossi. Nel caso di persone sensibili o allergiche, le punture possono portare a estese infiammazioni della pelle e a disturbi dello stato generale quali anafilassi o asma. Il forte prurito provoca lesioni dovute all’intenso grattarsi. Unico modo per debellare le cimici dei letti (ogni settimana una femmina può deporre 350 uova) è quello di far eseguire una disinfestazione professionale.

Guida sui materiali con cui sono costruiti i materassi

Materiali e lavorazioni.

Da sempre l’uomo riconosce nei materiali naturali qualità  ineguagliate:
il tepore della lana, la leggerezza del piumino, la freschezza del cotone e del lino, l’elasticità  del crine vegetale e la morbidezza della schiuma di lattice di gomma naturale; fibre resistenti e igienicamente sane, ideali sia per le imbottiture che per i rivestimenti dei materassi e dei guanciali.

Natura e tecnologia uniti nella qualità .

La ricerca scientifica e tecnologica può integrare ai materiali naturali, prodotti di sintesi (esenti da CFC) come le schiume elastiche a poro aperto (Waterlilyâ„¢), la schiuma di lattice e il Memory Foam (la schiuma a lento rilascio).
Materiali che utilizzati singolarmente o in abbinamento ad altri materiali, migliorano
le funzionalità  di sostegno, aumentando notevolmente le prestazioni di comfort.

Lana, cotone e cocco.

Le fibre tessili di origine animale e vegetale offrono un importante aiuto al comfort generale di un materasso se abilmente combinate con altri elementi strutturali o materiali ammortizzanti.
Le caratteristiche dei vari materiali combinati in modo corretto possono, infatti,
essere esaltate e sfruttate al meglio, mentre possono risultare addirittura sconvenienti se utilizzate in modo non appropriato.

La lana è la fibra animale più importante e conosciuta fin dal periodo neolitico.
E’ calda, morbida e di lunga durata, facilita la traspirazione e assorbe l’umidità  corporea (è igroscopica), ha un’elevata resistenza all’usura e una ripresa elastica molto alta
e un buon allungamento.
Ha una struttura fisica che la rende particolarmente coibente, e cioè la capacità
di mantenere il calore senza disperderlo.
Tutte queste caratteristiche la rendono adatta ad essere utilizzata nei materassi, con uno strato che si trova tra la struttura di sostegno e il tessuto esterno di rivestimento dal lato cosiddetto “invernale”.

Il cotone è una fibra antichissima e importante per le sue caratteristiche.
Usato in falde per il lato “estivo” del materasso, viene apprezzato per le sue caratteristiche di tenacia, resistenza ed elasticità , e mantiene il corpo fresco e asciutto.

Altre fibre come il cocco o il crine vegetale naturali sono usate a strati combinati
ad altri materiali, per le loro elevate caratteristiche traspiranti e di elasticità .

La piuma e il piumino d’oca.

Le qualità  della piuma e piumino d’oca naturale ha ineguagliate caratteristiche
di comfort tra i materiali da imbottitura.
Alta coibenza, resilienza (capacità  di tornare alla forma originale) elasticità  (non si spezza anche sotto forti pressioni) morbidezza, leggerezza (ne basta poco per avere pari prestazioni di altri materiali).
Il piumino, inoltre, ha la straordinaria capacità  di assorbire l’umidità  della traspirazione corporea e di rilasciarla lentamente all’esterno, e di conseguenza procura un tepore sano, asciutto e di altissimo comfort.
La piuma e il piumino d’oca utilizzati nelle imbottiture è lavato e sterilizzato a norma di legge e garantito dall’etichetta Assopiuma Associazione Italiana produttori e lavoratori
di vera piuma e piumino.

Schiuma di lattice di gomma.

Il lattice naturale è il secreto bianco-giallastro di canali laticiferi della corteccia di piante della famiglia delle Euforbiacee, la più importante delle quali è l’Hevea Brasiliensis,
il Caa-o-chu, detto l’albero che piange ed è una linfa vegetale composta da acqua, gomma e resine.

Il lattice è conosciuto sin dai tempi antichissimi e le prime testimonianze storiche risalgono agli Aztechi.
L’utilizzo in modo massiccio di questo materiale ha fatto nascere l’esigenza di realizzare su scala industriale prodotti di sintesi simili alla gomma naturale.
Inizia così tra il 1890 e il 1910 l’era delle gomme sintetiche.
Il lattice sintetico è una riproduzione in laboratorio della molecola del lattice di gomma.
E’ meno elastico del lattice naturale ma è più leggero, ha maggiore resistenza alla lucee all’ossidazione ed è privo di proteine che nei soggetti a rischio, possono causare allergie.
Oggi a seconda degli utilizzi, viene impiegato lattice naturale, sintetico o una mescola dei due.

Il materasso in lattice 100%.

Per i materassi, l’esperienza ha dimostrato che un mix di lattice naturale e lattice sintetico riesce ad esaltare le peculiarità  proprie dei due materiali.
La schiuma di lattice è ottenuta per coagulazione e vulcanizzazione di un’emulsione
di lattice sintetico e/o naturale, mischiata con aria.

La schiuma di lattice è avvolgente, elastica e quindi sopporta grandi deformazioni senza rompersi. Ha un’alta resilienza (capacità  di recuperare la forma originaria).
può avere zone a portanza differenziata (testa, spalle, lombare, bacino, cosce, polpacci e piedi).

Il lattice inoltre, contrasta la colonizzazione degli acari, possiede proprietà  igieniche, battericide, germicide e fungicide.

Schiuma di poliuretano espanso.

Il poliuretano espanso fa parte della famiglia delle materie plastiche. E’ stato inventato nel 1935 da O. Bayer.

Da una decina di anni a questa parte, grazie all’evoluzione delle tecnologie produttive, si sono ottenuti poliuretani espansi flessibili ecocompatibili, nei quali l’agente espandente è l’acqua.
I prodotti di questa nuova generazione sono resistenti, elastici e privi di sostanze nocive per l’uomo e per l’ambiente.
I poliuretani possono essere a poro chiuso o a poro aperto.
Più il poro è aperto e maggiore è l’elasticità  e più è favorita la circolazione dell’aria, impedendo all’umidità  e al calore di accumularsi.

La sua duttilità  di impiego gli consente di essere lavorato con forme e sagome differenti, per sviluppare soluzioni ergonomiche che aumentano le prestazioni, con sostegni diversi nei punti di maggior pressione.

Il poliuretano è elastico (sopporta grandi deformazioni senza rompersi) e di ottima resilienza (capacità  di recuperare la forma originaria).

Il materasso in poliuretano.

Per i materassi, il poliuretano offre delle caratteristiche di comfort di particolare importanza.

La sua duttilità  di impiego gli consente di essere lavorato con forme e sagome differenti, per sviluppare soluzioni ergonomiche che aumentano le prestazioni in un materasso che può avere, ad esempio, 3, 5 o anche 7 zone a portanza differenziata,
con sostegni diversi per testa, spalle, lombare, bacino, cosce, polpacci e piedi.

Il poliuretano è elastico (sopporta grandi deformazioni senza rompersi) e di ottima resilienza (capacità  di recuperare la forma originaria) ed è un buon isolante e quindi indicato nei materassi da utilizzare in luoghi dai climi freschi o freddi.

Waterlilyâ„¢.

La particolare formulazione di questa schiuma, rappresenta il più avanzato sviluppo
nel campo del rispetto ambientale grazie a:
– espansione esclusivamente a base acqua e anidride carbonica
– assenza di CFC e altri espandenti nocivi
– rispetto dei requisiti previsti da Oeko Tex Standard 100, Classe IV.

A tutto ciò si associano le caratteristiche di comfort e benessere assicurate da:
– elevata traspirabilità  grazie alla struttura a cellule aperte che garantisce il passaggio dell¹aria e la dispersione di calore e umidità
– ottima elasticità  che permette di sostenere il corpo e nello stesso tempo di accoglierlo in modo comfortevole, nel rispetto delle zone diverse del corpo.

Il Waterlily Viscoelastico

Il Waterlily viscoelastico a lento ritorno permette di automodellarsi al corpo senza generare pressioni, assorbendo e distribuendo il peso del corpo in modo uniforme e bilanciato, garantendo così comfort di utilizzo.

Memory foam. Schiuma a lento ritorno.

La shiuma a lento ritorno Memory Foam è un poliuretano visco-elastico creato dalla ricerca spaziale americana che lo ha utilizzato per le imbottiture dei sedili degli astronauti.

Questo straordinario materiale ha la capacità  di automodellarsi sotto il peso della massa corporea e al contatto con il calore e di ritornare alla forma originaria in modo lento.
In questo ritorno lento, la schiuma prende perfettamente la forma del corpo, occupando anche i minimi spazi, e producendo una sorta di impronta.

In questo modo ogni centimetro del corpo disteso appoggia alla superficie e il suo peso viene distribuito uniformemente.

La schiuma a lento ritorno distribuisce quindi la pressione su tutto il corpo (e non solo su alcuni punti che ne sarebbero affaticati) liberandolo dalle tensioni.

Il materasso con elementi in schiuma a lento ritorno.

La schiuma a lento ritorno viene usata nei materassi come strati di imbottitura
con funzione ammortizzante a rivestimento dell’anima centrale, che può essere di materiali vari e sempre con funzione portante.

Questo prezioso materiale inserito in un materasso ne aumenta in modo notevole
le caratteristiche di comfort ergonomico.

Molle in acciaio.

Il materasso a molle ha una lunga e curiosa storia: nel 1706 viene concesso un brevetto per uno “strumento matematico consistente di parecchie molle per la comodità  di persone che viaggiano in cocchi, calessi o altri mezzi di trasporto”.
Sembra che l’inventore sia stato un maniscalco tedesco.
Dopo alcune anticipazioni, è solo nel 1870 che viene inventato un materasso a molle.

Oggi le molle in acciaio temperato utilizzate per i materassi possono essere di forme diverse: a botte, cilindrica, biconica annodata, circolari o dalla testa sagomata.
Possono essere libere o insacchettate.

Il materasso a molle.

La struttura del materasso a molle facilita la ventilazione interna e offre un sostegno efficace, particolarmente adatto a persone con corporatura robusta.
E’ igienico e indicato per chi suda molto. La sua elevata traspirabilità  lo rende ideale
per le zone a clima caldo.

Le molle insacchettate singolarmente sono un’altro dei metodi utilizzati per i materassi
a molle. Racchiuse singolarmente in sacchetti di tessuto le molle di differente portanza agiscono singolarmente aumentando notevolmente il grado di comfort.

Sistema Progress Molle Indipendenti.

Sollecitato dal peso del corpo disteso, un materasso con una struttura unica di molle legate tra loro, risponde con ampie zone di appoggio e non per singoli punti di pressione.
Per migliorare questa performance, la ricerca e l’industria hanno sviluppato varie versioni alternative di questa struttura.

Se le molle contenute in un materasso sono lasciate libere di rispondere in modo indipendente alle sollecitazioni del peso, si ha un grandissimo beneficio in termini di comfort, perchè il corpo disteso mantiene posizioni “naturali” e non “forzate”.

Il classico esempio a tutti ormai noto è quello della postura della colonna vertebrale,
che in un corpo disteso non è dritta ma sinusoidale.
Tante molle indipendenti seguono tutte le forme del corpo offrendo il giusto sostegno in ogni punto.

Il Sistema Progress Molle Indipendenti è un sistema studiato da Ataflex Optima che sfrutta una lastra di schiuma a poro aperto in Waterlilyâ„¢ dotata di alveoli che ospitano piccole molle libere, in acciaio di spessore variabile per una portanza differenziata ai vari punti del corpo.

Tecnofibre.

Le fibre artificiali o sintetiche sono dette anche tecnofibre.
La prima fibra sintetica fu il Nylon e venne prodotta dalla Du Pont nel 1938.

Oggi le fibre sintetiche sono molte e dalle diverse caratteristiche. Sono ricavate da vari materiali come il poliestere o la cellulosa (come ad esempio il Raion, noto all’inizio
come seta artificiale).
I polimeri, prodotti per sintesi, si presentano come polvere o granulato e vengono poi trasformati in fili dalle più svariate caratteristiche con un particolare processo di filatura.
Nell’industria tessile queste tecnofibre vengono spesso mescolate a fibre naturali per conferire maggiore resistenza all’usura e all’attacco di muffe e batteri.

Le tecnofibre vengono utilizzate nei materassi, come imbottiture tra il tessuto di rivestimento esterno e gli elementi interni.

Le troviamo utilizzate con successo anche in guanciali o in accessori come coprirete
o coprimaterasso.

Per le loro caratteristiche, le imbottiture in tecnofibra sono idonee a contrastare la prolificazione degli acari, e insieme ad altri accorgimenti, come i tessuti esterni sfoderabili e quindi lavabili frequentemente e l’uso di schiuma di lattice di gomma o puliuretano all’interno dei materassi, sono un grande aiuto a chi soffre di fastidiose allergie agli acari.

Tessuti di rivestimento.

Il tessuto di rivestimento esterno è uno degli elementi più importanti, e l’unico visibile
di un prodotto complesso come il materasso.

La moda e il design hanno raggiunto nel mondo del tessile livelli altissimi di creatività, gusto, eleganza e bellezza, e anche per il letto, possiamo dire addio al tessuto un po’ rude e anonimo dei materassi di una volta.

Tessuti dalla mano “naturale” o vellutata, dall’aspetto luminoso o in rilievo, con motivi classici o attualissimi dall’etnico al floreale.

Ma oltre all’aspetto estetico, un tessuto deve soprattutto “respirare” per consentire
la traspirazione corporea e “resistere” all’usura del tempo, cosa fondamentale per un materasso di qualità .
I continui movimenti del corpo (notte dopo notte diventano presto migliaia) determinano una fonte di usura non indifferente.
Se pensiamo poi all’utilizzo “diurno” di un materasso nella vita moderna, che può andare dal restare tranquilli a leggere o ascoltare musica, al saltare con l’argento vivo addosso tipico dei ragazzini, ci si rende conto di quanto importante sia la qualità  del suo tessuto di rivestimento.

Inoltre, i tessuti con il marchio Sanitized® utilizzati in molti accessori della linea Generazioni di Ataflex Optima, garantiscono freschezza, protezione antibatterica
e igienica contro lo sviluppo di odori e sono lavabili ad acqua.

Il tessuto Antistress.

Tempi stretti, troppi impegni e poche soste. La vita attiva chiede sempre di più
e concede sempre meno tempo per recuperare le energie e rigenerare corpo e mente.

Il tessuto Antistress di Ataflex Optima aiuta a “staccare la spina” favorendo lo scarico dell’elettricità statica, perchè non sempre è possibile ristabilire in tempi brevi l’equilibrio tra il carico di stress accumulato durante la giornata e lo scarico delle tensioni durante
il sonno.

Il Tessuto Antistress è costituito da 45.000 filamenti di carbonio per metro lineare,
che si intersecano con fili di rame, interrotti in modo irregolare per permettere lo scarico elettrostatico.

Questo prezioso tessuto è in grado di diminuire l’effetto dell’elettricità statica,
presente in superficie.

E’ possibile richiedere l’applicazione di questo particolare tessuto, in sostituzione
del tessuto di serie previsto, su molti modelli di materasso della linea Generazioni
di Ataflex Optima.

Tessuto in fibra Coolmax e argento X-static.

Confortevole e naturale, il tessuto con condizionamento Coolmax e Argento X-static,
ha la capacità  di eliminare l’umidità  nel materasso fino oltre il 90%, grazie ai micro-canaletti presenti all’interno delle fibre.
E’ il 30% più traspirante di un tessuto 100% cotone, dissipando nell’aria il sudore corporeo che si accumula di notte, lasciando la superficie del tessuto a contatto con il corpo sempre asciutta e fresca.
Il micro-clima e il comfort che si crea e’ ideale per il riposo notturno;
studi scientifici dimostrano che in questo modo la circolazione sanguigna del corpo
rimane costante tutta la notte.
La fibra d’argento X-static è formata da uno strato di argento puro al 99,9% unito in modo permanente alla fibra tessile.
Frutto di oltre 10 anni di ricerche il tessuto tecnico Coolmax e Argento X”“static, ha proprietà  riconosciute e testate: antimicrobiche e antiodore, antistatiche e antistress,
termoregolatrici, antiallergiche e antiacaro.
Le preziose caratteristiche del tessuto, si mantengono inalterate anche dopo centinaia di lavaggi. L’argento è unito in modo indissolubile alla fibra tessile.
Il tessuto con fibra X-static e Coolmax, non contiene prodotti chimici o residui di pesticidi
ed è quindi sicuro per chi lo utilizza.
Le proprietà  dell’argento erano conosciute e utilizzate migliaia di anni fa.
Gli antichi Romani per primi documentarono le magiche proprietà  curative dell’argento, curando le ferite con fogli sottili del prezioso metallo o utilizzando contenitori in argento per mantenere l’acqua potabile.
L’argento oggi viene applicato in vari campi; l’ente aerospaziale americano NASA, per esempio, lo ha scelto come sistema di purificazione dell’acqua per i suoi Space Shuttle.
Prima dell’evento degli antibiotici nel 1938, l’argento colloidale era considerato uno
dei fondamentali trattamenti per le infezioni.

Tessuto Tencel.

Il tessuto Tencel è un tessuto con notevoli proprietà . E’ biologico in quanto la materia prima deriva dal legno grezzo. Assorbe il 50 % in più di umidità  del cotone,
che viene però completamente eliminata, lasciando il tessuto asciutto e fresco;
Tencel ha una straordinaria capacità  di eliminare l’umidità , trasportandola verso l’esterno, grazie all’ applicazione della nanotecnologia.
Tencel è termoregolante: fresco in estate e caldo in inverno, offre condizioni ottimali
per la pelle.
Il controllo dell’umidità  delle fibre, contrasta efficacemente la proliferazione batterica. Tencel è una fibra naturalmente igienica.
Al tatto il tessuto Tencel si presenta soffice e morbido, offrendo una superficie di contatto con il corpo estremamente comfortevole e gradevole ed è idoneo per le pelli sensibili alle irritazioni cutanee.
Per produrre Tencel viene impiegato solo legno proveniente da silvicoltura rinnovabile.
Il suo processo di fabbricazione è ecologico. Tencel non contiene sostanze nocive.images (1)

Materasso in memory foam migliora la circolazione e aiuta la colonna vertebrale ad avere una posizione naturale

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I materassi di ultima generazione vengono realizzati utilizzando il memory foam, un materiale visco-elastico pensato originariamente dalla Nasa per attenuare l’elevata pressione a cui sottostanno gli astronauti durante il decollo. Il materiale non fu usato in campo aerospaziale, ma venne applicato in ambito medico per tutte quelle attrezzature come sedie a rotelle, materassi e cuscini d’ospedale in modo da alleviare i dolori posturali dovuti all’immobilità o alla lunga decenza sempre in una medesima posizione.

All’inizio il costo del prodotto era talmente alto che l’uso era estremamente limitato, ma con il passare degli anni, grazie all’abbassamento dei costi di produzione, è stato possibile utilizzare questo materiale anche per i comuni materassi, rendendoli così ottimali per un sonno ristoratore.

La viscosità e l’elasticità dei materassi in memory foam hanno la capacità di adattarsi perfettamente al corpo grazie al calore che esso produce, mantenere la forma in memoria (da qui il nome) per poi tornare alla posizione iniziale non appena ci si sposta, e riadeguarsi immediatamente alla nuova posizione; questo perché la struttura è dotata di un miliardo di cellule altamente elastiche e traspiranti che reagiscono al calore, e proprio per questo motivo, infatti, è sconsigliato l’uso di termocoperte che falserebbe la temperatura corporea; inoltre queste micro celle favoriscono la traspirazione e quindi evitano la formazione di umidità.

Questa capacità di auto modellamento assicura una equa distribuzione del peso del corpo garantendo una posizione fisiologicamente corretta,con elevati benefici per la salute, in quanto favorisce un flusso migliore della circolazione e un riposo naturale per la colonna vertebrale, che non sarà più costretta ad adattarsi al materasso perché sarà quest’ultimo ad adeguarsi ad essa. La schiuma deformerà dolcemente il materasso dandovi una piacevole sensazione di accoglienza e manterrà il vostro calore corporeo sia d’estate che d’inverno.

Ovviamente insieme al materasso, per avere un assoluto e completo riposo è consigliabile acquistare anche il cuscino in memory foam, che avendo le stesse caratteristiche del materasso, accoglierà la vostra testa e il vostro collo, permettendovi una sensazione istantanea di relax, e riducendo in maniera evidente problemi di cervicale e torcicollo.

Il kit completo comprenderebbe anche delle reti a doghe adeguate, ma, se si vuole evitare questa spesa aggiuntiva, basta avere delle reti con doghe in legno.

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Cuscino, guida alla scelta del cuscino

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Il cuscino non è un semplice rettangolo di stoffa imbottito di materiale soffice, ma un vero e proprio compagno, che sostiene più o meno generosamente il capo per circa un terzo della vita.
Il guanciale, al pari della rete e del materasso, è infatti un elemento determinante per la qualità del sonno.
Le caratteristiche più importanti sono sicuramente la giusta altezza ed una adeguata consistenza, elementi, questi, fondamentali per una sua ottimale confortevolezza. Non è tuttavia semplice stabilire quanto un cuscino debba essere alto e morbido, poiché molto dipende dalla posizione assunta durante il sonno e dalle caratteristiche anatomiche di chi lo utilizza. Una cosa, comunque, è certa: se si dorme sul guanciale sbagliato si rischia, un po’ alla volta, di accusare disturbi anche seri alla schiena, al collo e agli arti superiori, che sovente si traducono in un senso di malessere diffuso al risveglio.

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Quando si dorme, l’intera colonna vertebrale dovrebbe trovarsi in una posizione naturale e rilassata, a cominciare proprio dal tratto cervicale. La larghezza del cuscino, innanzitutto, dovrebbe essere di circa un metro, in modo da adattarsi all’ampiezza delle spalle ed impedire che la testa scivoli da un lato durante la notte.
Anche l’altezza è fondamentale. Se immaginiamo di dormire in posizione supina (a pancia in su), ci rendiamo conto di come un cuscino troppo basso o assente costringa il collo ad accentuare la sua curvatura (lordosi), per compensare quella dorsale (cifosi). E’ come se dalla posizione seduta dalla quale si sta leggendo questo articolo si lasciasse cadere leggermente il capo all’indietro, costringendolo ad una posizione innaturale. Il risultato di questo atteggiamento forzato è l’irrigidimento notturno dei muscoli che sostengono la testa, con la conseguente comparsa di dolori al collo e alle spalle dopo il risveglio. Allo stesso modo un cuscino troppo alto, costringerebbe l’intera colonna e la muscolatura che la sostiene ad una posizione innaturale che, mantenuta così a lungo (circa un terzo della nostra giornata), potrebbe causare non pochi problemi al risveglio. Ci accorgiamo dei fastidi provocati da questo atteggiamento errato quando guidiamo a lungo con la testa flessa in avanti: la colonna non è nella posizione corretta e i muscoli del collo si irrigidiscono.
Se dormiamo di lato su un cuscino troppo alto o troppo basso la colonna perde nuovamente la sua linearità. E’ come se stessimo a lungo con il collo piegato verso sinistra o verso destra, la sensazione potrebbe anche essere piacevole nell’immediato, ma di certo non nel lungo periodo.
L’altezza del cuscino è dunque un parametro molto importante, strettamente legato alla sua consistenza. Se il guanciale è troppo morbido il collo “sprofonda” al suo interno, mentre se è troppo rigido il problema si capovolge. In entrambi i casi il tratto cervicale della colonna è costretto a mantenere una posizione innaturale, che la muscolatura cerca di compensare costituendo così una potenziale fonte di dolori.
Anche la scelta del materiale è molto importante. Asmatici e allergici dovrebbero, per esempio, avvicinarsi con cautela ai classici cuscini imbottiti di piume d’oca, piuttosto confortevoli ma non lavabili e facilmente colonizzabili dagli acari.
Quelli in gommapiuma sono invece più igienici , quindi utili per chi soffre di riniti allergiche; troppo caldi d’estate, in alcuni casi possono tuttavia causare problemi di varia natura al collo per via della loro maggiore rigidezza.
Un buon compromesso tra comfort ed igienicità è rappresentato dai cuscini in lattice, perché lavabili ed antiacaro; anche in questo caso possono tuttavia risultare eccessivamente rigidi per chi soffre di dolori cervicali.
In commercio troviamo anche guanciali “new age”, come i cosiddetti “ad acqua”, che si adattano alla forma del capo quando questo cambia posizione, quelli che emanano essenze rilassanti/stimolanti o quelli associati a pietre particolari, come l’ametista, con lo scopo di rendere più vividi e chiari i sogni.
I cuscini in microfibra rappresentano probabilmente la soluzione più moderna e confortevole. Grazie alla particolare intrecciatura delle maglie, permettono la ridistribuzione dei pesi  in modo che questa si adatti alla naturale curvatura della regione cervicale. Il sistema è simile a quello del materasso in lattice che, se ben studiato, si abbassa nei punti di pressione per seguire le forme di capo e collo. In alcuni casi queste fibre sono dotate del cosiddetto “sistema antiacaro permanente”. Si tratta di materiali sintetici appositamente studiati per respingere gli acari della polvere, regalando sonni più igienici e riposanti a chi soffre di problemi allergici.

Ma i cuscini più all’avanguardia sono quelli dotati del cosiddetto sistema “Memory fam“.

silver-plus-510x340 Grazie a gel appositamente studiati o a particolari schiume di lattice, sono in grado non solo di adattarsi alla forma del capo e del collo di chi lo utilizza sfruttando il calore che questo emana, ma addirittura di memorizzarla per qualche secondo. Quando durante il sonno ci si gira, la “memoria” viene perduta nel giro di qualche secondo ed il cuscino si adatta immediatamente alla nuova posizione. Non sono quindi la testa ed il collo ad adattarsi al cuscino, ma viceversa.
Molto in voga anche i guanciali naturali e biologici, fatti con pula o chicchi di cereale (solitamente il grano saraceno che, a dire il vero, non è un cereale anche se viene comunemente fatto rientrare nella categoria). La presenza del materiale biologico contribuisce a rendere il cuscino avvolgente e riposante, molto fresco d’estate.

Non esiste dunque un prodotto ideale e universale che vada bene per tutti, la preferenza di un tipo piuttosto che un altro è del tutto personale. In linea generale, in base ai prodotti attualmente disponibili, il cuscino migliore è quello che possiede le seguenti caratteristiche: facilmente lavabile ed anallergico, traspirante, con sistema antiacaro permanente e costituito di un materiale a memoria di forma.

Dunque, a grandi linee, un cuscino “standard” dovrebbe essere largo circa un metro per un altezza che vari dai 10 ai 20 cm. Da non sottovalutare, inoltre, le preferenze e le sensazioni individuali, sia nel breve, ma soprattutto nel lungo periodo. Per evitare che si trasformi in un ricettacolo di germi e sporcizia, è bene arieggiarlo ogni giorno, preferibilmente non esponendolo ai raggi diretti del sole; è inoltre importante lavarlo quando è possibile ed utilizzare fodere in cotone sostituibili. La durata media, a seconda dell’utilizzo e dell’usura, è di 2-5 anni.

I cuscini ortopedici ed i cuscini speciali

Il cuscino cosiddetto “a rotolo” è uno dei più utilizzati in presenza di artrosi cervicale, una delle più comuni cause di dolore a questa delicata zona corporea. Va posizionato sotto la normale curva lordotica del collo, in modo da mantenere le vertebre cervicali in lieve trazione e, grazie all’eventuale presenza di rialzi laterali, evitare movimenti indesiderati della testa. Lo stesso schema “strutturale” è comune a molti altri tipi di cuscini sagomati, sempre utili in presenza di dolori cervicali e da utilizzare rigorosamente in posizione supina. Alcuni di questi aiutano a sostenere correttamente la testa, impedendo che quest’ultima assuma posizioni errate anche durante il risposo su un fianco.
Un normale guanciale da posizionare sotto le ginocchia aiuta a diminuire la lordosi lombare della colonna e può quindi rivelarsi utile per chi soffre di dolori alla bassa schiena.
Sempre da posizionare sotto le gambe, esistono poi dei cuscini appositi, i cosiddetti cuscini elevatori, per chi soffre di problemi circolatori, particolarmente diffusi nel sesso femminile. Molto più alti dei guanciali tradizionali, facilitano il ritorno venoso al cuore e sono quindi utili in caso di gambe affaticate e gonfie, vene varicose, ritenzione idrica, crampi ai polpacci e in gravidanza.

Una seconda categoria di cuscini, accomunata dalla forma a cuneo, è stata studiata e riprodotta per mantenere le spalle ed il torace sollevati durante il riposo. Questo tipo di guanciale si rileva un’ottima scelta per chi soffre di ipercifosi dorsale (la cosiddetta “gobba”) o di disturbi respiratori, come asma, apnee notturne e roncopatie (il russare); la leggera flessione anteriore del busto facilita infatti l’atto respiratorio.
Esistono poi dei cuscini dedicati esclusivamente al pubblico femminile ed in particolare alle neo-mamme e a chi soffre di sindrome premestruale,  dismenorrea o mastopatie. Sagomato sul torace, con due cavità in corrispondenza dei seni, permette di dormire a pancia in giù senza dolorose compressioni.

Anche per le donne in gravidanza esistono appositi cuscini, che devono essere fatti passare sotto la pancia e in mezzo alle gambe, in modo da dormire su un fianco evitando pericolose pressioni sul pancione.

In ogni caso, la scelta di un cuscino ortopedico o speciale va sempre eseguita in relazione alle caratteristiche individuali, che lo possono rendere controindicato in un caso, utile in un altro o viceversa. Per questo motivo è molto importante il preventivo consulto con uno specialista.


Tratto da http://www.my-personaltrainer.it/traumatologia-ortopedia/cuscino.html

Come si combattono gli acari? Ecco 3 modi.

Bel problema quello degli acari. In questo articolo non perderti alcuni delle pratiche più diffuse per sbarazzarti di questi problematici ospiti indesiderati.

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Il risanamento prevede più fasi:

  1. prevenzione della proliferazione degli acari;
  2. allontanamento dell’allergene e di ciò che lo crea;
  3. utilizzo di strumenti e prodotti specifici.

1) Prevenzione della proliferazione

Bisogna innanzitutto eliminare la base del loro nutrimento, e cioè le scaglie epiteliali.

Cosa eliminare in camera da letto?

  • Eliminare tappeti e moquette;
  • pelo animale;
  • pupazzetti di stoffa non lavabili;
  • librerie aperte;
  • fiori in vaso;
  • mobili imbottiti.

Il materasso alto da terra!

Il materasso dovrebbe essere posto ad un’altezza di almeno 25 cm dal pavimento ed i mobili a una distanza di 10 cm dalla parete.

E per la camera da letto?

  • Usa materassi e guanciali sfoderabili con fodera anallergica lavabile ad alte temperature;
  • pulisci la polvere in materassi e cuscini con un panno umido;
  • mantieni il livello di umidità della tua camera al di sotto del 55%;
  • arieggia la stanza durante le belle giornate;
  • arieggia le lenzuola;
  • lascia il letto senza lenzuola e rimettile solo la sera!

2) Allontanamento dell’allergene e di ciò che lo crea

Bisogna che il numero degli acari sia inferiore a 100 unità per grammo di polvere e una protezione efficace contro le loro feci (elementi scatenanti l’allergia) può essere realizzata con un trattamento fisico, chimico, o con sostanze naturali.

Affinché il risanamento sia efficace, dovrebbe essere eseguito preventivamente un test per verificare la quantità di acari sulle superfici che vogliamo proteggere.

3) Utilizzo di strumenti e prodotti specifici

Il nostro consiglio è di utilizzare strumenti aggiuntivi che fungano da barriera o prodotti già realizzati all’origine come mezzi protettivi come quelli indicati di seguito.

Aspirapolvere: da sola non basta.

Poiché la maggior parte degli acari si annida in profondità, aggrappandosi alle fibre con le zampe, l’aspirapolvere non riesce ad eliminarli poiché aspira solo quelli che si trovano in superficie.

Pulitura o lavaggio

La biancheria da letto dovrebbe essere cambiata almeno ogni 2 settimane. Ricerche condotte in laboratorio hanno evidenziato che solo se il ciclo di lavaggio mantiene per un’ora la temperatura di 60°C oppure se latemperatura di lavaggio è di circa 95°C, gli acari vengono eliminati totalmente. Purtroppo le lavatrici più diffuse non riescono a farlo e quindi può essere d’aiuto l’aggiunta di un additivo specifico durante il lavaggio.

Trattamento chimico: l’acaricida.

Una soluzione è l’uso di acaricidi non tossici ed i vantaggi sono evidenti:

  • totale annientamento degli acari;
  • allontanamento dell’allergene;
  • effetto a lunga durata.

Riassumendo

Come avrai potuto constatare da quanto scritto sopra, per combattere gli acari ci sono diverse modalità: per garantirti un risultato concreto cerca di combinarle in modo equilibrato tra di loro.