Per affrontare in forma e con il sorriso la giornata che ci aspetta, dobbiamo aver trascorso una notte serena, soprattutto aver dormito bene. Fattore fondamentale per una buona dormita è il materasso. Sul mercato se ne trovano di varie tipologie: a molle, in lattice, memory, poliuterano, ad alta intensità etc..
La scelta del tipo di materasso è molto personale, dipende esclusivamente dalle nostre abitudini, in ogni caso rivolgetevi a un punto vendita qualificato provando più materassi prima dell’acquisto.
Qualità che invece devono sempre essere presenti in un ottimo materasso sono:
- Fresco (il rivestimento deve essere in tessuto che assorba il calore in eccesso creando un microclima asciutto)
- Naturale (il rivestimento non deve essere sintetico)
- Anallergico
- Sfoderabile (la fodera coprimaterasso deve essere facilmente asportabile)
- Robusto e indeformabile
- Lavabile (il rivestimento deve essere lavabile per una massima igiene).
Se investite molto denaro nell’acquisto di un materasso, pretendete che sia anche certificato, sarà un’ulteriore garanzia.Guardiamo insieme le varie tipologie di materasso.
Il materasso di lana è quello della tradizione dei nostri nonni, confezionato ancora artigianalmente dal materassaio, su misura e su ordinazione. È caldo, morbido, facilita la traspirazione e assorbe l’umidità corporea. L’aspetto negativo è che non segue la colonna vertebrale, si deforma velocemente, richiede una manutenzione frequente e costosa (almeno ogni due anni occorre lavare, cardare e integrare la lana) perché, assorbendo l’umidità del corpo, la lana si appiattisce, perde elasticità e s’infeltrisce. Inoltre, non è adatto ai soggetti allergici, perché l’acaro lo colonizza facilmente.
Il materasso a molle tradizioni è il più diffuso, permette un sostegno anatomicamente corretto, rigido e flessibile nei punti giusti.
Più alto il numero delle molle presenti e migliore è la distribuzione del peso su un elevato numero di punti d’appoggio con una maggiore risposta elastica e, quindi, con un miglioramento del comfort generale. La struttura a molle facilita la ventilazione interna e offre un sostegno efficace, particolarmente adatto a persone con corporatura robusta. È igienico e indicato a chi suda molto. La sua elevata traspirabilità lo rende ideale per le zone dove fa particolarmente caldo. Nella versione sfoderabile con imbottitura sintetica può contrastare la colonizzazione degli acari.
A molle indipendenti (sono insacchettate singolarmente) è la versione più evoluta del precedente, presenta delle molle progettate con una speciale conformazione con le ellissi a distanze differenziate, più ravvicinate agli estremi e più distanti nella zona centrale. Questo consente di ottenere una maggiore sofficità agli estremi e un’elevata rigidità nella zona centrale. Il materasso è robusto, indeformabile, anatomicamente perfetto, in grado di garantire un riposo sano e naturale. Per i materassi a molle è sempre necessaria una base uniforme, mai più piccola del materasso stesso, sono perfetti con le reti a doghe con interspazi non superiori ai sei centimetri tra una doga e l’altra.
I materassi in lattice o in schiuma di lattice sono la tipologia che ultimamente si sta diffondendo, soprattutto perché in commercio se ne trovano discrete versioni a prezzi veramente irrisori. Il lattice naturale è il secreto di canali laticiferi della corteccia di piante appartenenti alla famiglia delle Euforbiace, ma esiste anche il lattice sintetico, che possiede intrinseche caratteristiche, atte a garantire le migliori condizioni per un sano e confortevole riposo. La forma e la densità dei materassi in lattice rimane inalterata nel tempo.
La sua particolare conformazione ad alveoli è in grado di garantire una perfetta traspirabilità, impedendo l’eccessiva sudorazione e mantenendo costante la temperatura corporea. Il materasso in lattice è molto elastico, indeformabile, avvolgente (caratteristica non sempre amata), resiliente (recupera rapidamente la dimensione originaria) ed è un buon isolante, il che lo rende indicato nei luoghi o freddi. Nella versione sfoderabile e/o con imbottitura sintetica contrasta la colonizzazione degli acari. Ha una notevole capacità di ventilazione e necessita quindi di una base che permetta lo smaltimento dell’umidità che il corpo umano produce nel sonno. La base ideale è rappresentata dalla rete a doghe di larghezza inferiore ai sette centimetri. Sconsigliato per letti “chiusi” cioè a contenitore, perché si possono creare delle muffe.
Il poliuretano è una materia plastica con cui negli anni ’30 iniziarono a produrre materassi. Il poliuretano odierno, grazie alla tecnologia, è lontano anni luce dai prodotti d’allora. E’ flessibile, resistente, ergonomico, indeformabile, isolante (per cui ideale per ambienti freddi), elastico ed ecocompatibile (totalmente privo di sostanze nocive per l’uomo e per l’ambiente), dove l’agente espandente è l’acqua. Nella versione sfoderabile e/o con imbottitura sintetica, contrasta la colonizzazione degli acari. Può essere prodotto con uno speciale trattamento antibatterico e antistatico. Il materasso di poliuretano può essere usato su tutti i tipi di base.
I materassi in schiuma viscoelastica o memory foam o memory form (l’appellativo dipende dall’azienda produttrice), sono la versione moderna del poliuretano. Per caratteristiche ergonomiche, antidecubito, di confort, si avvicinano molto ai materassi in lattice, ma sono molto meno rigidi poiché assumono la forma “in pressione” poi tornano perfettamente all’aspetto originale. I memory foam cioè “materiali a memoria di forma” si adattano perfettamente al nostro corpo e possono essere utilizzati anche nei letti con armadio contenitore, risolvendo i problemi legati alla formazione di muffa che sconsigliavano l’utilizzo di materassi in lattice sopra a basi contenitore. Unico neo è che sono costosi, per cui se lo trovare a prezzo basso diffidate, potrebbe essere di semplice poliuretanico.
Altri tipi di materassi, meno diffusi sono:
- Ad acqua (ostacola la traspirazione ed è molto pesante)
- Ad aria (è usato all’interno delle strutture sanitarie per prevenire le piaghe da decubito)
- D’origine vegetale con fieno, torba, foglie etc.. (le normative italiane e internazionali non contemplano questo tipo di prodotto per cui non lo qualificano come “materasso”)
- Il futon (sottile, arrotolabile, flessibile e naturale, ma proprio per la sua struttura, non offre un corretto sostegno alla colonna vertebrale)
- Ibrido (es. struttura interna a molle indipendenti e uno strato superficiale in memory foam).
La manutenzione è semplice: nei primi novanta giorni di vita del materasso, bisogna girarlo (testa/piedi e sopra/sotto) almeno due volte al mese, per consentirne un assestamento equilibrato. Non bisogna consentire ai bambini di saltarci sopra, perché possono provocare danni agli strati interni. Non bisogna usare il vecchio battipanni perché è troppo violento, ma spazzole aspiranti a bassa potenza. Mai bagnare il materasso, né pulirlo con elettrodomestici a vapore: negli strati interni creerebbero una condizione di umidità che darebbe vita a colonizzazione d’acari e a processi di putrefazione. Una regolare manutenzione del materasso deve comprendere l’esposizione all’aria: il materasso va lasciato scoperto e rovesciato.
Una corretta manutenzione e igiene potrà evitare spiacevoli insidie.
In caso d’allergia agli acari (detta anche “allergia alle polveri”) bisognerebbe optare per materassi e cuscini completamente in lattice o in schiuma di poliuretano senza imbottitura, rivestiti con fodera sfoderabile da lavare frequentemente. Infatti, l’habitat preferito dagli acari sono i luoghi dove la polvere si accumula con facilità: moquette, tendaggi, tappeti, materassi etc…
Altro pericolo di una scarsa manutenzione e igiene del materasso sono le cimici dei letti. Sono ectoparassiti ematofagi, cioè che succhiano il sangue, degli uccelli, dei mammiferi e dell’uomo. Sono grandi circa mezzo centimetro per raddoppiare quando si sono nutrite (come aspetto sono molto simili ai pidocchi per i capelli). Di giorno si rifugiano nelle cuciture del materasso (ma può essere anche un divano), nelle reti, nei tappeti, nelle coperte, nei battiscopa, dietro agli interruttori della luce, dietro ai quadri, nei comodini etc…per uscire solo alla notte per nutrirsi di sangue (del nostro o dei nostri animali domestici).
I rifugi delle cimici sono facilmente reperibili per le macchie scure che lasciano lungo il percorso (sono i loro escrementi). Le punture (solitamente su schiena, polpacci, avambracci, collo) sono riconoscibili: sono sempre tanti ponfi gonfi e rossi. Nel caso di persone sensibili o allergiche, le punture possono portare a estese infiammazioni della pelle e a disturbi dello stato generale quali anafilassi o asma. Il forte prurito provoca lesioni dovute all’intenso grattarsi. Unico modo per debellare le cimici dei letti (ogni settimana una femmina può deporre 350 uova) è quello di far eseguire una disinfestazione professionale.